Che sia possibile esprimere sensazioni molto forti con l’arte, è indubbio e Antonio Conte, giovane artista partenopeo, che di questa splendida città ha tutta la solarità e la fantasia, ci riesce benissimo.
E’ strano e nello stesso tempo emozionante, restare stupiti davanti ai suoi particolarissimi lavori ed essere certi che ha molto da dire, anche al di fuori di questo suo coloratissimo mondo…
La sua pittura esce dalla pura rappresentazione della figura perchè restituisce con grande forza espressiva quello che ha dentro.
Guardando i suoi dipinti, viene naturale avvicinarlo all’espressionismo tedesco.
Un ”espressionista” del XXI secolo…tra Sogno e Realtà. Diavolo e Acquasanta…
Inevitabile l’accostamento a questa corrente artistica, per la sua naturale propensione ad esprimere attraverso la pittura i sentimenti più intimi e passionali con il suo tratto deciso ed aggressivo e il suo modo di utilizzare colori forti, intensi e violenti.
Accostamenti cromatici a tratti irreali e forse improbabili, ma dall’effetto fantastico e devastante, fanno il resto…
La tela diventa come uno specchio dove si riflettono le sue emozioni, emozioni che riesce a trasferire su chiunque vi si trovi davanti.
Antonio Conte regala pezzetti di anima, che esplodono dai suoi dipinti, proprio come uno specchio che si frantuma in mille pezzi, investendo l’attonito spettatore di tanta espressività.
I suoi lavori hanno un filo conduttore che li accomuna, un misto di carnalità e dolore.
Riesce ad esprimere sensualità, attraverso la pittura, ma anche sofferenza.
Carnalità e dolore, sensualità e sofferenza…”Esternazioni dell’anima”.
Quest’anno, l’artista ha realizzato ed esposto “Facce da Facebook” una serie di ritratti ispirati alle immagini dei profili presenti sul popolare social network.
Sono persone, persone vere, “Facce”, come l’artista ama chiamarle.
Questi bellissimi ritratti, restituiscono, oltre alla sapiente ricerca della fisicità dei soggetti, chi nello sguardo malinconico, chi nell’atteggiamento della postura, una parte di lui.
Dice Antonio: “Ogni Faccia è l’ unione tra la persona ritratta e me … Come se io mettessi un profumo e voi sentiste un odore su di me che non è più il profumo che ho comprato e spruzzato sul mio collo né tanto meno l’odore della mia pelle, ma un nuovo profumo che è dato dall’unione dei due odori precedenti, diventati adesso un tutt’uno.
Ogni Faccia è proprio questo nuovo profumo, che non è più né la persona dietro al dipinto, né io davanti al quadro da realizzare ma l’unione di queste due cose.
Ogni Faccia è questo nuovo profumo”.