Nell’opera di Daniela Sellini s’incontra una purezza tale che l’opera stessa pulisce l’emozione dello spettatore, per far si che lo stesso si avvicini a lei senza sporcarla.
I colori puri dell’infanzia, dell’adolescenza, il rosa, l’azzurro,…………..colori che giocavano con i nostri pensieri puliti e che giocano ora con i nostri ricordi, accompagnati a noi dall’opera di Daniela.
Lo spettatore pensa, riflette, si fa accompagnare dai pensieri della ragazza, perchè l’opera vive, come sempre vive un’opera artistica di valore.
Soffre anche, lo spettatore, perchè vorrebbe essere lui immerso, sommerso, da quei pensieri e da quella realtà infinita.
Semplicità nel dipingere, semplicità semplice…………gioco di parole per esprimere, sottolineare con forza, come la lentezza nel guardare quest’opera sia necessaria, perchè la velocità della nostra realtà, si scontra con l’attenzione che merita questo dipinto.
La lentezza accompagna per mano la ragazza e i suoi pensieri puri, semplici, normali. Un’opera che, in parte, graffia lo spettatore, il quale vorrebbe entrare in essa e far suoi questi sentimenti; abbracciare, sospirare, respirare il profumo di un tempo, rafforzato dalla natura presente.
Non solo ricordi, ma sensazioni vere, che Daniela Sellini riesce a far rivivere con il suo dipinto.
Meravigliosa creatura,,,,,,,,,,,,,,,,,,come in una famosa canzone sempre viva.
Recensione critica scritta dal critico Salvatore Russo
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