Labile, incorporea, il desiderio che ritorna, la cenere si ricompatta, ricrea gli antichi sapori, di curve,di profili,di segreti nascosti che celandosi si dischiudono, fiori neri e dalle spine letali, il cui profumo familiare sa di luce, sole nero che non spegne la speranza, ma la sfuma e ammorbidisce, così da non avere più spigoli che fanno sanguinare..cemento, resta immutato mentre scivola sul fiume del tempo, e sgorga dagli occhi per riversarsi, consegnata e docile, dinanzi a me.
Meraviglia, né richiesta né attesa, ma pura al tatto, vera, nera e marmorea, piegata al mio volere e alla mia voglia..questa è per me la fotografia..!
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