Sono nata a Palermo il 9 luglio del 1983.
Ho iniziato ad amare la fotografia visceralmente quando ho capito che era un buon modo per raccontare senza per forza dover parlare e ho iniziato a non poterne fare più a meno quando ho capito che era un modo per condividere il mio mondo con quello degli altri, una condivisione, uno scambio, uno specchio dove guardarmi e dove vedere la profondità dello sfondo dietro me. Amo raccontare, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo. Non importa se sia uno strumento musicale, una penna e un foglio bianco o una macchina fotografica. Solamente raccontare la stupidità, la bellezza, la noia, la frivolezza, la pesantezza, la vita che vivo e vedo. Raccontare a me.
L’unica cosa fondamentale è guardare con occhi altri. Vedere le differenze. Non esistono progetti. Solo realtà che vivono a se stanti. Lontane ma anche vicine a quelle materialmente tangibili.
Sento la necessità di raccontare a me stessa storie che non esistono, per vivere anche per un po’ lontana da quelle che esistono e non mi piacciono. Mi aiuto così, con immagini e racconti di vita e non vita. Magari anche un paio di piedi bastano per sentire di amare ancora e di riconoscere la bellezza.
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