MARCO FATTORI. UNO SGUARDO CONTEMPORANEO SULL’ARTE
Marco Fattori si serve della pittura, dell’arte, della poliedricità dei propri interessi che spaziano sino al video, al teatro ed oltre per stabilire un modus vivendi, una specie di metodo per capire la vita; per cercare cioè di fare della sua vita un’opera d’arte, invece di passarla semplicemente a creare quadri, sculture o altro. A volte dà addirittura l’impressione che possa usare il proprio modo di respirare, di agire e di reagire agli altri trattandoli come un quadro, un tableau vivant, o un’immagine cinematografica. Per il transformateur-Fattori la vera opera d’arte è la propria vita; la poiesis dell’artista si rivolge al proprio sé, è autotrasformazione; la riflessione sull’opera diventa critica radicale dei ruoli, dunque messa in discussione anzitutto di sé come autore e apertura al ruolo del fruitore. Nascono così lavori che potrebbero collocarsi tra il collage ed il ready-made, tavole; tavole coloratissime o monocrome dalle quali spuntano, come in Duchamp, chiodi, lucchetti, insert diversi atti a far pensare il fruitore che, per raccoglierne il significato, non deve distogliere l’attenzione dalle stesse, le quali diventano perciò le pure tracce, il residuo che resta di qualcosa che è accaduto altrove; testimonianze di un’epochè, quadri-sculture che, ricomposti nella mente, lasciano intravedere un disegno che via via si è andato componendo. Per cui le opere di Marco Fattori diventano memorie d’archivio per un evento accaduto altrove; un altrove che non può essere altro che il proprio sé abbinato a concetti di una fase mito-poietica per ricreare il Mito nel contemporaneo. Occorre quindi, davanti ad una proposizione dell’autore, guardare al complesso della sua opera con uno sguardo contemporaneo, uno sguardo che abbia già introiettato le tecnologie digitali del presente, uno sguardo reso tattile, corporeo e non astrattivo, non panoramico, ma specifico nel suo procedere.
Giorgio Barberis
“Tutto, nell’arte di Marco Fattori, nasce da questa effusiva ricerca estemporanea che trova nella quotidianità prodigiosi appetiti di risorse di casualità, di ritualità, di banalità e di stato nostalgico, tanto da portare l’artista a vivere da costruttore del futuro. E ancora, tutto è sottoposto, nel suo lavoro, a un’innaturale avidità di spazio, ove concentra corpi di forme intraviste e beatificate dalla fretta di pronunciare una sorta di “sacro” evento. Non meraviglierà avvertire come la novità sua sia la contingenza estrapolata, la morte delle cose, i turbamenti del mondo, i limiti del provvisorio, la corrosa architrave della storia, le analisi esistenziali, e tutto raccontabile per ingrandimento, tra incalzamenti e oscillazioni, in una teatralità dell’ordine che alla fine arriva come una confessione. Oggetti come doni dell’estasi e del pensiero che ricreano per cifra sottintesa. L’arte si misura, con lui, senza alcuna licenza crudele, e si ossifica in movimenti complici di un reale che imita le metafore dell’utopia. La grazia istintuale di simili forme danno a queste composizioni risultati sorprendenti e inaspettati, Ogni elemento raccolto e calato in una scena di fondo e di colore, si permuta, con equilibrio sciolto, in questa recita democratica, assolutamente nuova e assolutamente reattiva”. Carlo Franza
Biografia dell’artista
Marco Fattori è nato a Foligno (PG) nel 1954, ma vive e lavora a Roseto degli Abruzzi. Ha studiato Regia Cinematografica presso l’Accademia Nazionale delle Arti Cinematografiche di Bologna. Ha tenuto mostre personali e collettive in più città italiane ed estere tra cui Torino, Artincontri, giu. 2004; Reggio Emilia, Arte in Fiera, dic. 2004; Torino, Artincontri, dic. 2004; Genova, Studio B2, feb. 2005; Forlì, 9° Salone di Arte Moderna, nov. 2005; Meisterschwanden (CH), Kunst Forum International, dic. 2005; Ortona, Complesso Monumentale Sant’Anna, lug. 2006; Meisterschwanden (CH), Kunst Forum International, ago. 2006; Roma, Mitreo, Omaggio a G Garibaldi, giu. 2007; Montepagano (Teramo), Castellarte, lug.-ago. 2007; Firenze, Fortezza da Basso, Festival della creatività, ott. 2007; Roma, Galleria Ottagoni, Artisti a tutto tondo, dic. 2008; Roma, Stazione Ostiense, Artisti con bagaglio al seguito, mag. 2009; Roma, Triennale dell’Arte Astratta e del Surreale, Accademia di Romania, lug. 2010; Pescara, Mediamuseum, La materia nello spazio urbano, ott. 2010; Ferrara, Biennale Internazionale d’Arte, Castello Estense, dic. 2010. Critici italiani si sono interessati del suo lavoro sui giornali e riviste. Nel 2011 dall’incontro con il Prof. Carlo Franza,illustre Storico dell’arte Contemporanea, nasce e prende piede l’idea di portare e collocare il suo lavoro in prestigiosi progetti curati dall’illustre Critico, a Firenze, Roma, Milano e Berlino. E’ candidato al Premio delle Arti Premio della Cultura edizione 2011.
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