Rappresentare il Cristo con una donna; non per provocare, ma per riscoprire il movimento rivoluzionario dei primi cristianesimi nella sua purezza originaria, liberandomi di tutti i dogmi e pregiudizi, concentrandomi unicamente sull’assoluta modernità del messaggio dei Vangeli.
Ecco allora che tutto si compie nel discorso delle beatitudini dove anche gli ultimi e i perseguitati saranno (sono?) beati, non meno dei poveri di spirito, perchè ognuno di loro, nella loro assoluta dignità individuale è Cristo.
E’ quindi nella consapevole ricerca e vocazione al bene che noi uomini possiamo ambire a Dio, nell’accettare cioè una sfida in contrapposizione al Male pur sapendo di affrontare una battaglia che ci vedrà perennemente perdenti, una battaglia che però permette all’umanità di divenire finalmente ad immagine e somiglianza di Dio.Rappresentare il Male come un immaginario vaso di Pandora invertito, unico possibile contenitore per il Bene: con la mia pittura voglio, o meglio provo, a rappresentare tutto questo con dei Cristi del quotidiano, dei Cristi domestici, con le sembianze di persone, e in modo particolare di donne, consapevole che ”Dio è padre ma anche e soprattutto madre ” (citazione Giovanni Paolo I 10 settembre 1978 ).
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