La giovane artista Valentina Grilli nei suoi lavori muove da una meditazione profonda e sofferta sull’esperienza e la memoria dell’individuo, su ciò che è ineffabilmente passato, consumato e ormai vissuto. I suoi soggetti aleggiano in uno spazio sospeso e silente, in cui il tempo sembra contrarsi per dare voce a quegli strati esperienziali da cui l’indagine dell’artista ha origine. Le opere di Valentina possono essere definite come un’autoconsapevolezza riflessiva, esperienziale e affettiva, in cui l’artista cerca di dare sostanza ad un’energia interiore attraverso immagini rivelatrici di una continua relazione-scontro con se stessa; lei stessa è soggetto ed oggetto in un recupero costante di ricordi nitidi o celati che siano.