Nelle mie opere sono presenti simbologia e astrazione. Amo la sperimentazione e raccontare i luoghi dell?anima. Realizzo corpi scenici, materia recitante, in me arte e vita si confondono in un poema ininterrotto.
Dal Catalogo
?Dalla Terra al Cielo: dal primordiale all?infinito?
Recensione di Lucrezia Rubini
Giuliana Iannotti
nata nel 1980 a Frasso Telesino (BN), terra a cui è rimasta sempre profondamente legata.
La giovane artista, diplomatasi al Liceo Artistico di Benevento, laureatasi in pittura all?Accademia di Belle Arti di Napoli e specializzatasi in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo nella stessa Accademia, annovera già un curriculum corposo di esperienze eclettiche, mediante la partecipazione a mostre collettive e personali, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla scenografia alla recitazione, dalla performance all?installazione, attività che entrano tutte in sinergia in opere ?totali?. I topoi iconografici della Iannotti sono corpi scheletrici, come figure a volte tenebrose ? attinte dal sogno e dalla vena fiabesca un po? diabolica ? e l?albero, inteso come medium tra cielo e terra, tra bene e male, tra conscio e inconscio, tra rigenerazione e vita degli spiriti. I materiali usati sperimentalmente, per esprimere un?arte, che mi piace definire ?surrealismo dell?anima?, ovvero come dice l?artista ?un poema ininterrotto?, sono i tessuti, ma anche il filo spinato, i tronchi d?albero, la cartapesta, il silicone e il gesso.
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