Mostrami approda a Trieste; il 17 maggio apre la bipersonale “Prospettive Postmoderne” che sarà visitabile fino al 27 Maggio presso la filiale di CheBanca! in Corso Italia 21, proprio nel cuore della città.
I due artisti in mostra sono: Melania Calzi e Francesco Chiot, entrambi triestini, la prima con dei collage su carta e il secondo con uno studio fotografico ad infrarossi. Echi lontani, elementi originari, tessuti e trame si rincorrono nei collage di Melania così come atmosfere pure, minime, asciutte e allo stesso tempo poetiche, misteriose e anelate si avvicendano nelle fotografie di Francesco. Diversi i linguaggi dei due artisti ma ad un occhio più attento ritroviamo un forte desiderio di sperimentazione e ricerca in entrambi e sono simili le sensazioni che se ne traggono: multisensorialità e poliedricità prendono il posto di certezze monolitiche e sicurezze senza tempo: da qui il nome di questa bipersonale, “Prospettive Postmoderne”.
Melania Calzi studia moda all’Università IUAV di Venezia. Si è diplomata presso gli Istituti Callegari a Treviso. Si è avvicinata al disegno e alla pittura da bambina, e ha sviluppato la sua passione per l’arte esplorando diverse tecniche focalizzandosi sempre di più sul collage. Ha partecipato a diversi concorsi di arte, come ”Questa volta metti in scena…” di Lorena Matic. Le sue opere sono spesso influenzate dalla sua città d’origine, Trieste, città multiculturale, e dai suoi affetti e per questo comunicano uno spaccato personale della sua realtà. Il contrasto è spesso alla base della sua ricerca artistica, poiché esso rappresenterebbe il perfetto equilibrio tra due opposti. Nel suo progetto, la giovane artista realizza diversi collage che appartengono alla stessa ricerca.
Partendo sempre dallo stesso elemento, ovvero il cranio di un cerbiatto, l’artista sperimenta, studia, esplora diverse forme di rappresentazione attraverso tecniche ed esercizi di illustrazione. Prediligendo le linee curve e morbide, l’artista crea delle immagini che sembrano letteralmente “oscillare” tra passato e futuro, creando nello spettatore una sensazione di disorientamento e malinconia, ma che allo stesso tempo incantano lo spettatore e lo invitano a perdersi nelle linee sensuali e nei vortici delle forme. Un dettaglio che si ripete sempre è l’occhio, caratterizzato dalla sua forma circolare perfetta e simbolo di osservazione, ma anche introspezione. Le opere dell’artista sono la metafora dell’uomo contemporaneo: sempre vigile verso ciò che lo circonda e perennemente soggetto a stimoli visivi dall’esterno e quindi spesso perso in un tunnel caotico e disturbante.
Francesco Chiot è un fotografo e videomaker indipendente. Durante i suoi dieci anni di attività fotografica Francesco ha collaborato con artisti, performer e musicisti per esplorare le relazioni tra identità, percezione ed espressione, con strumenti che vanno dalla fotografia analogica alla fotografia a infrarossi e dai video tradizionali a quelli immersivi 360. Le sue opere sono state esibite in diverse mostre ed eventi riguardanti la salute mentale (ElsewhereART festival, Trieste 2012 e LUMEN festival, Salerno 2011) , l’identità personale e culturale (Another Kind of Paradise – New York 2018, Marigram – New York 2018 e Inside/Out – Trieste 2012). Francesco lavora tra l’Italia e gli Stati Uniti ed ha attualmente base a Trieste.
Nelle sue fotografie digitali a infrarossi, Francesco, riesce a far fondere due mondi: quello della realtà con quello dell’irrealtà. Utilizzando una lente IR, arriva a mettere in evidenza ciò che normalmente i nostri occhi non vedono. Il risultato è quello di una serie di paesaggi che sembrano far parte di un sogno, surreali, sospesi in una dimensione fantastica. La cosa straordinaria però, è che questa natura così ordinata e immobile esiste davvero, non è finzione o costruzione, ma semplicemente la realtà catturata in un modo nuovo e sconosciuto all’occhio umano. La percezione dei nostri occhi non ci consente di osservare il mondo in questa dimensione, ed è così che le due realtà si fondono, si mischiano, creando sinergie nuove e affascinanti.
L’appuntamento è in Corso Italia 21, filiale CheBanca! giovedi 17 maggio ore 18.00 e poi nei giorni successivi fino al 27 maggio. Vi aspettiamo nella splendida Trieste!