Nato a Milano nel 1942, Oliviero Toscani ha segnato il panorama della fotografia e della comunicazione visiva come un autentico pioniere, trasformando il settore della pubblicitĂ , dell’arte e della cultura fotografica.
Nato da Fedele Toscani, fotoreporter storico del Corriere della Sera, e da Dolores Cantoni, Toscani ha trascorso la sua infanzia in un contesto ricco di creativitĂ e amore per l’immagine; anche sua sorella Marirosa, assieme al coniuge Aldo Ballo, ha lasciato un segno nel mondo della fotografia con lo studio “Ballo&Ballo”, noto per le sue produzioni nell’architettura, negli interni e nel design.
Le origini, la formazione e l’arte
A soli 14 anni, Oliviero Toscani fece pubblicare la sua prima foto sul Corriere della Sera, un emotivo ritratto di Rachele Mussolini durante il funerale di Benito Mussolini a Predappio; questo prematuro esordio segnò l’inizio di una carriera straordinaria.
Dopo aver frequentato il liceo “Vittorio Veneto” di Milano, Toscani si spostò a Zurigo, dove nel 1965 conseguì il diploma in fotografia presso la “Kunstgewerbeschule”; qui studiò con insegnanti come Serge Stauffer e Karl Schmid, ottenendo una solida preparazione artistica e tecnica.
La sua educazione a Zurigo è stata cruciale per plasmare la sua visione artistica; grazie all’influenza di insegnanti che investigavano i confini dell’arte contemporanea, Toscani acquisì una prospettiva rinnovata sulla fotografia: non meramente una copia della realtĂ , ma uno strumento per comunicare idee e concetti originali; questo modo di vedere, combinato con le sue abilitĂ tecniche, lo rese pronto a diventare una delle personalitĂ piĂą rilevanti nel campo fotografico internazionale.
I primi passi nella pubblicità e nell’arte della cultura visiva
Toscani avviò la sua carriera pubblicitaria con una campagna per il cornetto Algida, contraddistinta da un’immagine originale e vivace: tre ragazze su un tandem che assaporano il gelato, una foto semplice e naturale che impressionò notevolmente i clienti, avviando così una lunga sequenza di collaborazioni fruttuose.
Toscani mostrò fin da subito un talento naturale per attrarre l’attenzione del pubblico, impiegando un linguaggio visivo immediato e coinvolgente.
In breve tempo, il giovane fotografo iniziò a collaborare con riviste di prestigio come “Elle”, “Vogue” ed “Esquire”; il suo stile distintivo e originale catturò l’interesse di marchi di moda rinomati come Valentino, Chanel, Fiorucci ed Esprit.
Toscani non si limitava a immortalare immagini, realizzava racconti visivi che rappresentavano la cultura del periodo, fissando nuovi parametri per la fotografia nel campo della moda e della pubblicitĂ .
La rivoluzione Benetton: pubblicitĂ come opera per la cultura sociale
Nel 1982 cominciò a collaborare con Benetton, evolvendo le campagne pubblicitarie dell’azienda in autentici manifesti di sensibilizzazione sociale, trattando argomenti come l’uguaglianza razziale, l’AIDS, l’abolizione della pena capitale e la battaglia contro l’omofobia.
Le sue immagini audaci e forti trasformarono il settore pubblicitario, impiegando i brand non solamente per pubblicizzare articoli, ma anche per incitare la discussione su tematiche sociali.
Una delle campagne piĂą celebri di Toscani per Benetton è stata quella che presentava tre cuori umani accompagnati dalle parole “Bianco”, “Nero” e “Giallo” per simboleggiare l’uguaglianza razziale; questo approccio audace è diventato il segno distintivo della sua opera, ampliando i limiti della pubblicitĂ tradizionale e convertendola in uno strumento per il cambiamento culturale. Nel 1991, con il supporto di Benetton, Toscani avviò la rivista “Colors”, che univa arte, fotografia e questioni sociali; tre anni dopo, creò “Fabrica”, un centro globale per le arti, la cultura e la comunicazione contemporanea.
Controversie e sfide nell’arte e nella cultura visiva
La carriera di Toscani è stata caratterizzata anche da controversie.
Nel 2000, la partnership con Benetton finì a causa di una campagna provocatoria che mostrava immagini di condannati a morte negli Stati Uniti; nonostante l’obiettivo fosse quello di portare attenzione alla questione della pena di morte, scatenò forti critiche e cause legali contro il marchio.
Toscani, però, non si fece intimidire e continuò a realizzare immagini ricche di significato.
Tra le sue opere piĂą controverse, la campagna per Nolita contro l’anoressia, nel 2007, è rimasta nella memoria collettiva: l’immagine della modella Isabelle Caro, affetta da anoressia, generò un vivace dibattito sull’uso dell’immagine corporea nella pubblicitĂ ; per Toscani, questa campagna era un segnale d’allerta contro le aspettative irrealistiche imposte dalla societĂ , ma ci furono anche critiche di sfruttamento.
Progetti culturali e artistici
Insieme all’attivitĂ commerciale, Toscani ha lavorato a iniziative culturali e artistiche.
Nel 2004 creò “La Sterpaia”, un centro di ricerca per la comunicazione contemporanea ubicato nel Parco di San Rossore, a Pisa; qui, giovani promettenti erano seguiti da professionisti in corsi intensivi. Nello stesso anno, si occupò della pubblicazione del libro “30 ans de Libération”, una panoramica sulla storia recente, tramite gli articoli del giornale francese “Libération”.
Nel 2007, con l’iniziativa “Razza Umana“, intraprese una ricerca fotografica per testimoniare le varie morfologie e condizioni dell’essere umano; questo progetto ambizioso aveva lo scopo di immortalare la varietĂ delle espressioni e delle caratteristiche fisiche, sociali e culturali del genere umano (per leggere di piĂą su questo progetto artistico e fotografico). Toscani ha visitato piĂą di 100 comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina e il Guatemala, realizzando un archivio visivo senza pari.
Opere artistiche controverse e premi ricevuti
La provocazione è stata una caratteristica fondamentale del lavoro di Toscani e, nel corso degli anni, ha ottenuto vari riconoscimenti, incluso il titolo di “Accademico di Onore” dall'”Accademia di Belle Arti di Firenze” nel 2010 e una laurea honoris causa dall'”Accademia di Belle Arti di Brescia” nel 2017. Nel 2019, ricevette il premio alla carriera dell'”Art Director’s Club” tedesco, un ulteriore attestato del suo eccezionale apporto all’arte e alla cultura visiva.
Il ritorno a Benetton e le ultime opere d’arte fotografiche
Tra il 2018 e il 2020, Toscani riprese la sua collaborazione con Benetton, riproponendo il tema dell’integrazione e realizzando campagne fotografiche all’avanguardia (scopri di piĂą sulla collaborazione dell’artista con Benetton). Nel 2020, però, la relazione si fermò di nuovo a causa delle sue affermazioni controverse riguardo al crollo del Ponte Morandi. Nonostante questo, Toscani proseguì con il suo lavoro su iniziative personali e culturali, come il ritratto dei centenari dell’Ogliastra in Sardegna, nel 2022.
La malattia, la fine e l’eredità indelebile nel mondo della fotografia
Nel 2023, a Toscani fu diagnosticata l’amiloidosi, una patologia rara e debilitante; la sua battaglia contro la malattia caratterizzò gli ultimi capitoli della sua esistenza, inducendolo a meditare sulla qualità della vita e sul suicidio assistito.
Toscani è venuto a mancare oggi, 13 gennaio 2025, presso l’ospedale di Cecina (comune in provincia di Livorno), lasciando un’impronta duratura nel panorama dell’arte, della cultura e della comunicazione.
Un’ereditĂ permanente nell’arte e nella cultura: Oliviero Toscani ha convertito la fotografia in un forte strumento di comunicazione sociale, infrangendo le norme e ampliando i confini della creativitĂ ; con una visione audace e provocatoria, ha segnato un’era, dimostrando che l’arte visiva può diventare un mezzo per il cambiamento e la riflessione sociale.
La sua creativitĂ continuerĂ a motivare generazioni di artisti e fotografi, preservando il suo spirito avanguardistico e il suo impegno per una comunitĂ piĂą consapevole e accogliente. Toscani lascia un’ereditĂ culturale e artistica che supera il tempo, facendoci sapere che l’arte, la fotografia e la comunicazione non sono solamente mezzi estetici, ma anche potenti strumenti per incentivare il dialogo, il pensiero critico e il progresso nella nostra societĂ .
Con questo articolo, tutti noi di Mostrami ringraziamo il Maestro Oliviero Toscani, figura unica nel mondo dell’arte e della cultura, che ha dedicato la vita alla fotografia e alla comunicazione sociale.
Ciao Maestro.