Il mercato dell’arte contemporanea: eccoci tornati per affrontare la terza e ultima tappa del nostro viaggio…
Giusto un breve riassunto e qualche dato, di ciò che abbiamo affrontato nelle puntate precedenti…
Oltre al rapporto di ArtPrice, analizzato nella seconda puntata riportiamo alcuni dati del rapporto TEFAF dello scorso anno, redatto dalla dottoressa Claire McAndrew, economista della cultura, che conferma quanto detto in precedenza:
i primi tre paesi Usa (con il 38% del mercato globale), Cina (con il 24%) e Gran Bretagna (con il 20%, in calo di 3 punti percentuali) raggiungono risultati miliardari per quanto riguarda le vendite nel mercato dell’arte. L’Unione Europea (con un 32% di quota di mercato) vede al primo posto la Francia (549,5 milioni di $ di fatturato e 4,7% di quota di mercato) seguita da Germania (207,9 milioni di $ e 1,8%) e Svizzera (159,2 milioni di $ e 1,4%), con un aumento di fatturato rispetto all’anno precedente, soprattutto per la Svizzera che ha visto un incremento del 22,4%.
Ma l’Italia? L’Italia sia piazza al settimo posto, con un fatturato totale di 110.700.167 $ e una quota di mercato dello 0,95%. Questo risultato rappresenta un miglioramento del 3,8% rispetto all’anno scorso, quando il totale delle venduti all’asta era di 106,7 milioni di $. (Fonte TEFAF)
Inoltre, dal rapporto si evincono due ulteriori considerazioni positive:
le vendite on line d’arte e antiquariato nel 2013 hanno raggiunto i 2.5 miliardi, pari a circa il 5% del mercato, e si stima che possano crescere del 25% l’anno.
Ma soprattutto che il giro d’affari del mercato globale dell’arte nel 2013 ha direttamente sostenuto 2.5 milioni di posti di lavoro, dei quali oltre 400.000 nell’Unione Europea… insomma: l’arte muove il mercato!
Mai dal 2008 ad oggi l’arte contemporanea ha avuto tanto successo con fiere, aste e musei che continuano ad attrarre compratori, collezionisti e visitatori appassionati.
Marc Spiegler, direttore della fiera Art Basel, spiega: «Oggi assistiamo a un mercato in rapida espansione, non solo in termini geografici, ma anche per numero di collezionisti con un’apertura verso nuove forme d’arte come film, performance, fotografia e installazioni. C’è un allargamento e un approfondimento del mercato »
E anche il direttore della Gagosian Gallery di Roma, Pepi Marchetti Franchi, ha parole più che positive:
«La domanda di arte si è polarizzata da un lato verso i giovani artisti e dall’altro sugli autori consolidati, che mantengono e accrescono il proprio valore».
Negli ultimi decenni inoltre sta crescendo la domanda dei visitatori di musei e spazi di contemporaneo, contestualmente a un impegno sempre maggiore del mondo privato e del no profit in questo settore.
Un dato positivo soprattutto per un paese come l’Italia che non ha mai avuto grandi risorse dallo Stato e dagli enti locali colpito ancor più duramente dalla crisi e dai conseguenti tagli.
Ma tal proposito un’altra notizia positiva la abbiamo dal Ministro della Cultura Franceschini che pochi giorni fa, con una lettera, ha comunicato che “per la prima volta le entrate dei musei e dei siti archeologici saranno riassegnate integralmente alle strutture che le hanno prodotte” e quindi le risorse generate da musei e siti archeologici non confluiranno più indistintamente in un fondo unico del Ministero dell’economia ma verranno riassegnate al Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), il quale, trimestralmente, provvederà a trasferirle alle strutture che hanno registrato le migliori performance in termini di bigliettazione e valorizzazione degli spazi.
Una manovra immediata che speriamo sia l’inizio di una rivoluzione nella cultura della gestione dei musei e dei luoghi dell’arte italiani.
Abbiamo visto quindi come i linguaggi dell’arte riescono a muovere interesse e denaro oltre ogni aspettativa ma noi di Mostrami confidiamo soprattutto nel fatto che sempre più persone potranno essere in grado di accedere a questo mondo, che pare, a volte, ostico ed élitario.
E con questo concludiamo sperando di essere riusciti a fare un po’ di chiarezza dandovi un quadro generale sulla situazione del mercato dell’arte contemporanea…e coraggio giovani artisti: la situazione promette bene!!!