Scopriamo insieme alcuni dei più sorprendenti maxi-murales italiani! Che messaggio porta con sé un’opera così grande? Con la fatica e le risorse che richiede la sua realizzazione, i più grandi murales d’Italia sono stati pensati per parlare. Sono opere d’arte che cercano di farsi sempre più grandi, di prendere spazio nella città, andando a ricoprire impianti idrici alti quanto torri, o silos affacciati al mare, prendendo intere facciate di palazzi, in mezzo a grandi viali o nelle periferie.
Sei curioso di scoprire queste gigantesche opere? Andiamo subito a vedere come migliaia di litri di vernice possono essere utilizzati in maniera sorprendente!
Il grande murales del Porto di Catania
Unico nel suo genere tra i maxi-murales italiani, questo graffito stupisce non solo per le sue dimensioni, ma anche per la sua originale location!
Questo grandioso murales infatti ricopre di colori i silos del porto di Catania: parliamo di quasi 2.000 metri quadrati di pittura che si affacciano sul mare!
L’ambiziosa opera è stata realizzata da un artista riconosciuto internazionalmente, il portoghese Alexander Farto, in arte Vhils, che ha dato forma a quello che è stato definito “il più grande sguardo sul mare”.
L’opera porta un forte messaggio simbolico. Lo sguardo fiducioso dell’uomo che scruta l’orizzonte rappresenta l’unione e la vicinanza dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Gli occhi raffigurati si rivolgono verso oriente: proprio verso quelle terre da cui partirono i popoli che sono andati ad abitare la Sicilia.
A Padova il più grande murales d’Italia
Quest’opera si erge fino a 40 metri d’altezza in un’esplosione di colori che racchiudono in sé 600 litri di vernice!
Per realizzarlo ci sono voluti ben sette artisti d’oltralpe che hanno trasformato un comunissimo impianto idrico in un’opera d’arte eccezionale.
L’opera si trova a Padova ed è stata realizzata durante la seconda edizione della Biennale di Street Art “Super Wall” da un collettivo francese chiamato la Crémerie. Il murales copre 4 mila metri quadri dell’impianto idrico e ne rende “visibile” il contenuto, mostrando così i colori dei riflessi dell’acqua.
Un maxi-murales per ricordare a Milano Certosa
Da poco realizzato, questo maxi-murales è il primo in Italia a raccontare i momenti più importanti della pandemia.
Siamo a Milano, dove l’artista Smoe, insieme al writer Mario Jin, ha realizzato un grande omaggio ai protagonisti della lotta al Covid-19. Un muro alto 17 metri e lungo 70… una storia attuale raccontata con immagini che resisteranno al tempo. Parliamo di ben 1.100 metri quadri di murales in via Ludovico di Breme, raffiguranti infermieri e medici, l’attesa degli anziani, la creatività inespressa dei giovani, la povertà, l’ambiente e il lavoro.
Questo murales non solo si erge con fierezza come testimone dei tempi che abbiamo appena trascorso, ma punta anche a ringraziare chi non si è fermato ed ha permesso alla nostra società di rimanere in piedi.
Il murales Hunting Pollution di Iena Cruz
Tra i maxi-murales italiani eco-sostenibili troviamo a Roma Ostensie un murales grande non solo per dimensioni, ma anche per sostenibilità! Strano ma vero, questo maxi-murales ci parla della difesa dell’ambiente dando il buon esempio.
Così contro il grigio asfalto e sotto gli occhi di un traffico in continuo scorrimento, un palazzo di via del Porto Fluviale ha cambiato colore: adesso l’azzurro e il blu del mare ricoprono la facciata dell’edificio.
Il maxi-murales di oltre mille metri quadrati infatti è stato realizzato con colori in grado di svolgere costantemente un’azione di depurazione dell’aria grazie all’utilizzo della tecnologia Airlite. Parliamo di un’azione paragonabile a quella di un bosco di trenta alberi!
Il murales è stato realizzato dall’artista milanese Federico Massa, in arte Iena Cruz. L’opera raffigura un airone, animale in via di estinzione, che si eleva tra le onde di un mare che porta con sé i segni dell’inquinamento, ma anche la speranza nel futuro.
Il gigantesco Jumping Wolf di ROA a Roma
Feroce e racchiuso in un muro, il simbolo della città di Roma viene reinterpretato in maniera super contemporanea dall’artista di strada belga, in arte ROA.
Con quel pizzico d’azzardo e provocazione che porta con sé la street art, l’artista è riuscito a realizzare in una sola giornata, dall’oggi al domani, un’imponente opera, apparsa inaspettatamente sotto gli occhi dei cittadini romani.
Siamo nel quartiere Testaccio, vicino a Piramide, dove un muro di quasi trenta metri ha cambiato completamente facciata, trasformando anche l’aspetto del quartiere. Il linguaggio è quello tipico di ROA: crudo e diretto, con animali che prendono piede nelle strade sempre caotiche della città. L’opera ha subito polarizzato le opinioni degli abitanti del quartiere: molti l’hanno trovata troppo distante dalla classica Lupa capitolina a cui siamo abituati mentre altri ne sono rimasti affascinati. Sicuramente una lupa alta trenta metri non passa inosservata.
Il maxi-murales di Napoli
Questo maxi-murales nella periferia di Napoli ricopre le facciate di due edifici con due volti diversi, ma che sembrano portare con sé un unico messaggio. Da una parte il ritratto del “Dios umano”, Diego Armando Maradona, icona e orgoglio del Napoli, dall’altra il ritratto di Niccolò, un ragazzo autistico che con il suo sguardo ci racconta un coraggio incredibilmente umano. “Essere umani”, questa la scritta affiancata al ritratto di Maradona. Si tratta di due maxi-murales italiani che riportano dei primi piani di enormi dimensioni: questo è lo stile inconfondibile di Jorit.
L’artista italo-svedese carica tutto il significato delle sue opere negli sguardi dei suoi protagonisti. Giganteschi volti che con occhi incredibilmente espressivi richiamano l’attenzione dei passanti.
Outside In un altro grande murale a Roma Ostiense
Come poteva mancare un maxi-murales dedicato all’amore? Questo è uno dei temi dell’ultimo murales di cui vi parliamo, ma forse sarebbe più corretto dire “la libertà di amare”.
“Outside in” è stato dedicato infatti a tutta la comunità Lgbtq e in particolare a La Karl du Pigné, drag queen che fa da pilastro all’interno del Pride romano.
Siamo nel quartiere Ostiense di Roma, dove grazie al progetto Yourban 2030 è arrivata l’artista olandese JDL per la realizzazione di un murales dai toni sensibili e carichi d’affetto.
Come lei stessa racconta, JDL ha voluto rappresentare “un uomo e una donna, che si sovrappongono e si riflettono allo specchio: uno è l’altra e l’altra è l’uno”.
Quest’opera bicroma è rilevante anche per le vernici con cui è stata realizzata: si tratta infatti anche questa volta di vernice Airlite mangiasmog, 250 metri quadri di colori capaci di neutralizzare lo smog di oltre 90 auto al giorno!
Vi ricordiamo anche che noi di Mostrami realizziamo murales mangia smog! Se siete interessati a questo tipo di street art eco-sostenibile visitate il nostro sito sui murales su commissione.
Chiudiamo dunque con quest’opera, un auspicio alla felicità e al benessere! Il nostro viaggio alla scoperta dei maxi-murales italiani finisce qui… speriamo di tornare presto con una seconda puntata! Nell’attesa, se vi interessa la street art potete leggere il nostro articolo dedicato all’urban art in Campania!