La giovane artista emergente nelle sue opere analizza l’immagine per trovarne il lato sensuale nascosto, con un approccio stimolante e passionale per trovare la bellezza ultima delle cose attraverso un rapporto intimo con la natura. Nelle sue tele dipinge i dettagli del paesaggio, sfocandone e astraendone la visione, si possono conoscere le tante sfumature che esso racchiude al suo interno e alle quali quotidianamente non si fa caso. La natura è percepita sotto infiniti aspetti, spogliata degli archetipi ancestrali, attraverso una ricerca nei meandri del paesaggio, nel mistero, nella sacralità e nella sensualità profonda del colore.
Nei dipinti e nelle fotografie realizzati, l’immagine è come fosse appena apparsa sulla retina, non ancora rielaborata dal cervello; ha quindi un effetto confuso, effimero, vago: è metafora del palpito della realtà che continuamente sfugge.