L’artista Alberto Barazzutti dipinge dei soggetti ibridi fra persone o esseri reali e personaggi appartenenti al mondo dei media (mediamorfosi) oppure un assemblaggio fra diverse realtà che portano alla creazione di esseri fantastici (chimere) oppure il prodotto di un gioco linguistico (chi pratica lo yoga non è uno yogi bensì Yoghi, un piccolo errore che però provoca una modifica sostanziale nel soggetto).
Partendo da una dimensione reale, con delle piccole modifiche si può giungere a stravolgere il significato d’origine di ciò che viene rappresentato, simulando la manipolazione dell’informazione che viene effettuata nel mondo della comunicazione di massa o che si può ottenere grazie alle applicazioni delle nuove tecnologie. La logica viene messa in crisi stravolgendo il significato originario dei soggetti.