Io indago la vita di ogni giorno nei suoi aspetti più comuni e dismessi, associata per lo più all’idea del dramma e della solitudine, utilizzando solo macchine fotografiche analogiche. Il mio intento è quello di scavare (non apparecchiare) nella consuetudine di una donna qualunque, spiare timidamente e di nascosto dietro l’obbiettivo della mia macchina fotografica la routine di questa donna non-donna, scomporla, studiarla, osservarla, metterla a nudo e conoscerla in tutti i suoi aspetti. Una donna che in alcuni scatti diventa la Madonna (mia-donna), in altri un oggetto, in altri scompare e in altri ancora la sua presenza diventa persino ’ingombrante’.
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