Un giovane artista palermitano raggiunge Milano e Mostrami.
Nella mia produzione tendo a ricercare un approccio alla creazione in cui il rapporto tra idea alla base dell’opera e realizzazione tecnica si influenzino a vicenda, equilibrandosi senza che nessuno dei due aspetti prevalga. E’ una ricerca metalinguistica che si concede comunque episodi marcatamente concettuali, ed altri più orientati alla sperimentazione tecnica.
Segnali, 2010
Il ciclo dei “Segnali” si presenta come un intervento di arte pubblica temporanea.
Utilizzando la pittura con finalità steganografiche, le caratteristiche fisiche di base dei segnli stradali – immediatezza, semplicità, riferimento ad un codice – vengono rielaborate diventando metafora del luogo in cui sono inserite. Così, in una zona come lo Zen di Palermo, il segnale di attraversamento pedonale si mostra solo se illuminato con la luce
direzionata delle auto, rappresentando l’arbitrarietà con cui i residenti interpretano le regole; mentre, in prossimità dell’Accademia di Brera a Milano, il segnale indicante luoghi frequentati da bambini viene reso incomprensibile da elementi grafici posticci, giocando sul luogo comune dell’arte come linguaggio ermetico e degli artisti come eterni bambini.
I colori dell’errore 2011 (Primo di tre progetti in corso a tema psichiatrico).
Il progetto, muovendosi in analogia ad un esperimento scientifico, si compone di un test e della relativa elaborazione dei risultati. Il test, attuato dal Dott. Vittorio Volterra dell’Università di Bologna su un campione di trenta dei suoi pazienti, si fonda su una semplice domanda rivolta ai partecipanti: “a quale colore associa la sensazione che
le da il farmaco: X?”, in cui X corrisponde, di volta in volta, al nome del farmaco con cui è in cura il paziente. Ciò che emerge dal test è la relativa impossibilità di poter stabilire
l’effettiva soggettività delle scelte cromatiche, che, data la pesante influenza del farmaco sulle attività mentali, porta ad inserire la natura
di tali scelte in quella zona grigia di conflitto interiore tra sensazioni indotte dall’esterno e volontà individuale. Conflitto presente nei vissuti
dei pazienti psichiatrici e, in latenza, in ogni essere umano. Questo aspetto mostra in filigrana anche il rapporto indirettamente proporzionale
tra l’impotenza di un individuo impossibilitato ad esercitare la propria individualità, e il potere di una scienza che si arroga il diritto/dovere
alla coercizione di soggetti con tali caratteristiche. Nelle elaborazioni (i risultati), l’aspetto di cui sopra, viene poi esplicitato con l’esposizione di foglietti illustrativi dal testo colorato con le tonalità scelte dai pazienti. In essa, il problema della libertà delle scelte cromatiche, viene sottolineato dal contenuto stesso del testo, indicante,
in termini scientifici, la portata manipolatoria che il farmaco esercita nel cervello, legittimando i dubbi sulla volontarietà di tali scelte.
Di contro, la caratterizzazione cromatica, pur lasciando intatta l’impostazione e il contenuto del testo, tende ad irridere l’autorevolezza
scientifica della nosologia psichiatrica.
Nuvole fossili, 2013
I lavori del ciclo “Nuvole fossili” possono essere interpretati come metafora di una immaginazione in stallo creativo. Il movimento delle nuvole viene assunto come analogia del processo immaginativo; i residui di tale movimento, raccontando i passaggi che hanno portato al qui e ora delle forme, “fossilizzano” queste ultime in
una compiutezza immutabile in cui l’amorfismo può contenere in potenza delle proprietà simboliche e, viceversa, simboli ancora riconoscibili in
via pareidolica possono allontanarsi dai loro riferimenti contenutistici e ritrovare nella dimensione formale le loro arcaiche potenzialità comunicative.
Ha partecipato alle seguenti mostre:
8 – 15 GIUGNO 2006: partecipazione alla mostra collettiva ”Salon primo – Giovani artisti dell’Accademia di Belle arti di Brera” tenutasi al Museo della Permanente, Milano.
11 – 27 GIUGNO 2010: partecipazione alla mostra ”Il Corpo Violato – Violenza del linguaggio – Linguaggio della violenza”, presso il Teatro Espace, Torino
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