Per la designer italiana Anna Maria Zanaga la ricerca dell’espressione poetica è in divenire, ma il solco dell’intenzione è già chiaro nella sua consapevolezza. L’instabilità, il disagio, l’emarginazione, il conflitto, l’ingiustizia, il dolore hanno connotati nuovi, ma lo stesso sapore di quelli di ieri. Ci si può però rifiutare di sopportarli ancora. La ricerca di un domani che sia già oggi. Una via di riscatto con un salto evolutivo. Una catarsi che si esprime con un’etica estetica. Una poetica che “si racconta” con immagini consolatorie nella ricerca ribelle di un qualcosa perduto o mai esistito. L’aggrapparsi alla voglia di un progresso e un’evoluzione che stentano a realizzarsi, impediti da una violenza inaudita che si perpetua prepotentemente. L’individuazione delle responsabilità. La denuncia dei mantra ossessivi che quotidianamente ci perseguitano. Una propaganda a favore dell’umano, un disincentivo al disumano.