Nato a Bari, Dario Dagostino vive e lavora a Milano dove ha il suo atelier.
Artista autodidatta, si è specializzato sin dai suoi esordi in Resin art.
Specializzandosi nella lavorazione delle resine, la sua arte si concentra sull’espressività dei colori, sulla loro trasformazione da forma solida a liquida e sulla loro capacità evocativa.
La ricerca di Dario nell’utilizzo della resina sfocia anche nella capacità delle sue opere, una volta solidificate, di assumere capacità specchianti.
La caratteristica principale della opere in resina, è la capacità di rifletterne i colori attraverso un effetto specchiato, proponendo all’osservatore un’esperienza visiva più intima ed introspettiva come se fosse dinanzi ad uno specchio che guarda dritto dentro sé.
Molte delle sue opere, infatti, non sono accompagnate da nessun testo descrittivo, per non condizionare la percezione del pubblico.
Nell’insieme le sue opere sono un richiamo sia alla rinomata capacità terapeutica dell’arte, che all’importanza del colore nella pittura.
Imbattersi in un’opera di Dario significa scoprire un universo di percezioni nuove che si uniscono a presupposti poetico-ideologici.
L’estetica che l’artista propone attraverso il suo linguaggio è semplice e diretta, nei suoi lavori coesistono dei principi che si dividono tra “intuizione e metodo”, e tra “soggettività e oggettività”, che conducono a un equilibrio tra forma, luce e colore, giungendo a una straordinaria armonia d’insieme.
Quello che riusciamo ad intuire dentro questi lavori è il dualismo tra gioco e intimità in un viaggio che l’artista ha fatto dentro di sé e che si traduce in superfici colorate e vibranti piene di luce e dense di materia.
La sua produzione artistica non si limita però alle sole opere in resina, ma include oggetti di vario genere, spesso legati alle sue origini e con forti richiami al mare.
Non solo, Dario sperimenta anche il rapporto tra la resina e diversi materiali come il cemento, le tempere, il legno e altri materiali di varia natura. La reazione chimica tra i vari elementi è tale da rendere ogni lavoro quasi un esperimento scientifico.