Ettore Marinelli, 20 anni, promettente allievo dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli, iscritto al II anno del Corso di Scultura, è tra gli studenti più meritevoli avendo concluso tutti gli esami previsti con il massimo dei voti.
Pur avendo conseguito la maturità scientifica, l’innato talento e l’ attitudine da sempre espressa verso le arti lo induce a voler approfondire tali temi appassionandosi voracemente alla Storia dell’Arte e alla scoperta curiosa e affascinata di Napoli, città dove studia e che ama profondamente.
Ettore nasce ad Agnone, storica cittadina dell’ Alto Molise famosa per la fusione delle campane.
E nasce proprio in quella storica Azienda, la più antica del mondo, dove da 1000 anni si fondono i bronzi di torri e campanili per tutto il mondo. Si dice che nei Marinelli scorra una goccia di bronzo fuso nelle vene e per Ettore dev’ esser vero se già a 3 anni plasmava forme dinamiche ed espressive e disegnava figure con incredibile attenzione ed originalità.
Figlio d’ arte, nato da una stirpe molisana di scultori fonditori, da una madre artista napoletana, da nonni dediti all’ arte, Ettore ha piacevolmente fuso insieme rigore montano e creatività partenopea: nelle sue opere ricerca di classicità ed esigenza di contemporaneità.
Marinelli ha presentato alcune opere in diverse esposizioni molisane e campane visitate da un pubblico folto e qualificato. La scultura più rappresentativa è la lampada in bronzo portata ad Assisi lo scorso Ottobre in occasione della consegna, da parte della Regione Molise, dell’ olio che illuminerà il Sepolcro di S. Francesco nel corso del 2012. La lampada è celata nel bellissimo busto del Santo poverello circondato dai suoi amati animali ed è opera evoluta e di grosso impatto emotivo. Alcune delle sue sculture, presentate in prestigiosi concorsi, sono attualmente in fase di valutazione e una suggestiva, grande opera in cera, titolata ” Spread” sarà presto in esposizione al PAN di Napoli insieme ad altre del giovane artista.
Ettore Marinelli, in continua evoluzione creativa, è alla disperata ricerca di nuove possibilità che possano riconsegnare all’ arte e alla scultura una dignità perduta.
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