GapEh all’anagrafe Gaia Petra Bedini romana classe 1993.
Appassionata di photocollage dal 2015 in quanto questa particolare tecnica artistica le permette di rielaborare la realtà scegliendo significati e rappresentazione.
Da quando nel 2015 ha iniziato lo studio di erboristeria ha aggiunto anche maggiore analisi e visione sistemica ai propri lavori.
Nel 2017 la sua prima mostra nella città di Tolosa dal titolo “RADICI, TRONCO e FOGLIE” dove le RADICI si ricollegano ad un’idea di arte pratica, quasi quotidiana.
La sua esperienza familiare ha un ruolo importante su questo fronte in quanto l’ha educata ad “working progress” continuo, creativo e sperimentale che ha indotto in lei un senso creativo diretto e disincantato.
Oltre a ciò:
– una relazione molto contrastata con la sua città di origine; Roma, a suo avviso, una città morta, atrofizzata quasi come una reliquia confezionata per essere di appeal ai turisti;
– la musica, punto di riferimento e stimolo per la creazione della giovane artista;
– l’erboristeria, ambito in cui Gaia è in procinto di laurearsi che le ha impresso un maggior senso analitico del contesto in cui è inserita.
Il TRONCO rievoca tutte le riflessioni che sottostanno ai suoi lavori. Tavolo di lavoro e musica rappresentano il setting in cui l’artista sapientemente combina le varie forme del collage come se fossero pezzi di un puzzle. Tratti di penna poi completano l’opera fino a raggiungere “figure che abbiano senso compiuto”.
E finalmente, le FOGLIE, gli obbiettivi della giovane artista che cerca di destabilizzare colui che osserva i propri lavori per farlo perdere in prima battuta ma per poi dargli il gancio per riorientarsi sempre mediante l’opera stessa. Colui che osserva i suoi lavori sarà spinto dapprima a ricondursi a concetti che gli sono più vicini e familiari, trovandosi poi costresso invece a lasciarsi conquistare dalla complessità del lavoro per trovare una “soluzione” e un orientamento.