Guido Buganza nasce a Cremona nel 1968. A 16 anni, asseconda la sua vocazione per la pittura e affronta la prima mostra personale.
Sotto la guida di Vladimiro Elvieri, l’artista apprende l’arte dell’incisione, approfondisce le tecniche antiche e inizia un percorso di sperimentazione.
Grazie al suo lavoro, ha attirato l’attenzione di diversi critici ed esponenti della cultura, tra cui Aldo Busi, Dino Formaggio e Mario De Micheli, che lo chiama al museo della Permanente di Milano, in occasione del premio “Borromeo” del 1993.
Nel 1997 inizia una collaborazione con Titina Maselli e, successivamente, con Emilio Tadini. Entrambe le esperienze si sviluppano sia in ambito pittorico che teatrale, portandolo ad una sempre piu’ assidua frequentazione del palcoscenico.
Presso l’Accademia di Brera, dopo aver conseguito il diploma di scenografia, ha intrapreso una carriera in ambito teatrale, collaborando con Piccolo Teatro e il Teatro Litta di Milano, il Ponchielli di Cremona, il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro Stabile di Bolzano, il Teatro Argentina di Roma.
L’attività di pittore prosegue parallelamente alla carriera teatrale, portandolo a lavorare con Peter Greenway, che gli commissiona una serie di dipinti per la video-installazione “Peopling the Palaces”, alla Reggia di Venaria di Torino.
Nel 2008, Buganza partecipa alla Biennale di Venezia con l’allestimento de “La bottega del caffe’” di Goldoni e avvia una collaborazione con Dario Fo e Harold Pinter.
Nel dicembre 2014, Buganza è stato finalista premio UBU per la scenografia.