La pittura è il campo in cui sperimenta il giovane artista Luca Fiore.
Il percorso artistico intrapreso viene da lui stesso definito “STERILISMO” come rappresentazione di inutili gratifiche, futili azioni, informazioni tristemente vere, incapacità di senso critico e manipolazioni di ogni genere.
L’idea di caratterizzare i suoi lavori attraverso la predominanza del bianco e nero lo ha reso inequivocabilmente riconoscibile agli occhi dei suoi interlocutori.
Pochi colori selezionati con composizioni caratterizzate da un dinamico equilibrio grafico fanno delle sue opere un gioco ipnotizzante che lascia il fruitore incantato ma allo stesso tempo curioso di visualizzare ogni singolo elemento della composizione. Sembra di essere risucchiati in un mondo fantastico, fatto di personaggi amichevoli, mostri, paure, situazioni paradossali che nascondono però sempre un significato semantico forte.
Basta infatti avvicinarsi ad uno dei suoi disegni per scoprire e studiare ogni minimo dettaglio che allude ad azioni o problemi sociali ben più gravi, che aggravano la società contemporanea come alcolismo, prostituzione, corruzione, abuso di potere, tradimenti etc.; ogni livello figurativo interagisce con gli altri rivelando altre storie con nuovi messaggi e significati.
Non basta un giorno per capire le opere di Luca Fiore, la sua arte ricca di elementi ha una forma ottica dinamica dove alcuni elementi possono essere scoperti e compresi anche dopo molto tempo: è quello che avviene in ogni essere umano, oggi si è in un modo ma domani si può essere in un’altro, cambiano i contesti, le esperienze, le persone e la stessa società.
Le opere pittoriche del giovane artista devono essere considerate come molteplicità nell’unità.