L’artista Luca Macchiavelli cerca di unire l’arte con l’utopia, si sforza quindi di uscire dai canali tradizionali attraverso la sperimentazione ed esercizi pittorici, cinematografici e a livello musicale, con una ricerca del suono partendo dal rumore puro. Si esercita manipolando suoni e immagini in contemporaneità, come avevano fatto i Dadaisti e William S. Burroughs a partire dagli anni ‘60, sia in scrittura che nei suoi “cut up” cinematografici. L’artista integra la sua ricerca anche con la filosofia studiata, la musica e la tecnica artistica appresa durante 30 anni di lavoro sul digitale.
Luca spiega: “Vorrei essere per l’arte quello che Shakespeare fu per il teatro, Marx per la politica e Freud per la psicanalisi! Uno dopo il quale nulla resta come prima”.