Martino Negri nasce a Milano il 15 aprile 1981.
Ingegnere civile e appassionato di arte, costruzioni e architettura, matura nel tempo l’interesse per la pittura.
Una sera di maggio del 2013, decide di mettere su tela ciò che vede tutti i giorni.
Le immagini impresse nella mente sono rese attraverso inquadrature fotografiche che bloccano nella memoria istanti di tempo di assoluta realtà.
Gli attimi di lavoro descritti attraverso colpi di spatola appaiono, grazie alla tecnica pittorica e alla matericità dell’immagine, secondo una dimensione inaspettata. Così, una scavatrice sorpresa al lavoro in un movimento meccanico, ripetitivo e dunque quasi banale, acquista attraverso lo spessore dei colori ad olio una nobiltà nascosta e imprevedibile. La stessa nobiltà di cui tutta la realtà vive, in quanto tale, solo per il fatto di essere.