La fotografa Patricia Mearini descrive così la sua arte e le sue opere:
“Una mente tumultuosa la mia,
che ama raccontar di vita vissuta .
I miei occhi sono innamorati degli umani difetti piuttosto che delle effimere beltà.
La mia penna ama scrivere di vizi piuttosto che di virtù.
Le mie mani cercano oggetti vecchi, quelli che nessuno vuole più, così puzzolenti di vita che una vita gliela vogliono ridare.
Il mio obbiettivo cattura in un primo piano l’immagine di quelli a cui è stato sempre riservato il posto in fondo.
Convinta che, proprio lì, tra le pieghe oscure di cotanta imperfezione , potremo finalmente ritrovarci e riconoscerci, tutti , umani.“
E’ questo che la fotografa contemporanea emergente vuole trasmettere con le sue installazioni, per la cui realizzazione utilizza oggetti usati e foto ritoccate accompagnate dai testi delle sue poesie.