Fotografo emergente di ritratto e di nudo, Tito Borsa si avvicina alla fotografia per caso, nel 2017: dopo la laurea in Filosofia si trasferisce a Roma per frequentare la Scuola di Giornalismo e lì gli viene data una macchina fotografica in dotazione per i corsi di Fotografia e di Storia della Fotografia. Ed è amore a prima vista. Dal gennaio 2018 inizia a lavorare sul nudo, convinto del fatto che il nudo e il sesso possano essere degli straordinari strumenti di comunicazione.
Nel 2020 fa posare nude 12 persone con corpi molto diversi tra di loro. Con la collaborazione grafica di Andrea Chiara Daniso, queste foto diventano un progetto a favore della body positivity, “Nessuna Vergogna”, che verrà in parte pubblicato su Vanity Fair nell’ottobre 2020.
Il lavoro di Tito Borsa oggi spazia dal ritratto al nudo esplicito ed erotico, generi accomunati dal fatto che diventano racconto della libera espressione del soggetto fotografato. Ciascuno di noi ha una storia interessante da raccontare attraverso se stesso e il fotografo ha il diritto-dovere di raccontare ciascuna di queste storie. Perché la diversità tra gli esseri umani è un valore da difendere: è la diversità a renderci unici e irripetibili.
Nel 2020 pubblica il libro Nudità. Spogliarsi come atto politico, mentre nel 2022 ha pubblicato Ritrarre l’osceno ed Elogio della diversità.
Molte delle sue fotografie sono state pubblicate su riviste internazionali di settore.