Inaugura oggi la mostra “SurREALE” del fotografo Franco Donaggio… nella flash interview interessanti riflessioni dell’artista a proposito della sua poetica e della sua personale: eccola per voi!
Chi sei e di cosa ti occupi nel mondo dell’arte?
Nell’arte voglio essere me stesso, nulla di più, e in questi “tempi da lupi” penso non sia poco!
Mi ritengo uno sperimentatore visivo, periodicamente cambio pelle..rinasco in ogni lavoro che faccio. Lavoro nella fotografia da trentacinque anni, mi occupo di Fine Art Photography da una ventina d’anni e da dieci la pratico a tempo pieno.
Se dovessimo presentarti in 3 parole..
Sognatore, surrealista, temerario.
Come ti sei avvicinato all’arte..una passione innata?
Il mio passaggio all’arte ha avuto tempi lunghi.
Ho iniziato a lavorare da giovane in pubblicità e nella moda a Milano, parlo degli anni ’80. Dopo avere appreso lungo anni di intenso lavoro tutte le tecniche possibili, mi sono ‘viziato’ a sconfinare creativamente sempre più al limite delle mie possibilità mentali. Circa vent’anni fa compresi che la mia nuova sfida era indagare il mio universo personale, sentii il mezzo fotografico come un potente strumento di indagine e autoanalisi psicologica.
Lavori da tanti anni nel mondo dell’arte: evoluzioni e involuzioni..?
Nell’arte vedo un’attualità povera, caratterizzata da un esercito di finti artisti, finti curatori, finti galleristi tutti privi di un solido percorso di maturazione professionale ma soprattutto privi di idee.
La tua esperienza all’estero… qual è la città più “artistica” per te?
Da vent’anni sono rappresentato per la vendita Fine Art negli Stati Uniti e da quando iniziai quella collaborazione la mia sfera artistica ebbe un forte impulso positivo.
Le città che amo maggiormente sono New York e Parigi perché vedo in queste alcuni riflessi della mia energia.
A breve verrà inaugurata la tua personale “SurREALE” dove esporrai anche il tuo ultimo progetto “Gli spazi di Morfeo”: ce ne vuoi parlare?
Con “Gli spazi di Morfeo” mi confronto per la prima volta con il nudo femminile. Sconfino come di consueto oltre il reale, mettendo insieme frammenti di vita ed esperienza della realtà in una visione trasposta su una nuova tela tessuta dalla logica molto vicina al sogno. In questi mondi, la donna vive da protagonista indiscussa, assume l’oneroso ruolo di salvatrice in un mondo consumato dall’oblio dei valori in senso lato, lungo un percorso di faticosa ricostruzione e di bellezza dove, contrariamente alla storia di Adamo ed Eva, la stessa donna non offre all’uomo la mela del peccato ma la salvezza…
Grazie Franco per averci fatto fare un viaggio nella sua arte e in bocca al lupo per la mostra! 🙂
Inaugurazione giovedì 8 maggio h. 19:00
8 maggio – 2 giugno 2014
MAG, Via Vitani 31, Como