Le opere della giovane pittrice Rossella Maria Benevento nascono dalla necessità e dal bisogno impellente di esternare emozioni, di manifestare sogni, paure, gioie e desideri. Le linee convulse e le forme, quando armoniche, quando nervose, rappresentano il complesso gioco dei sentimenti. Una donna, con aria apparentemente trasognata e malinconica, ritorna costantemente in ogni disegno, è la personificazione degli innumerevoli stati d’animo che ci attraversano. La troviamo che assiste placida e inerme allo spettacolo della vita, o spietata e dominatrice, o insicura e spaventata, perversa o malinconica etc.
Il repertorio a cui attingono le opere si nutre di memorie personali, di sensazioni e sentimenti quotidiani ed estemporanei, del profondo e travagliato legame con la natura, di schemi relazionali e riferimenti sessuali.
La matrice è piuttosto grafica. Il bianco e nero rivela l’importanza del segno, veicolo primario del messaggio emozionale.