Sono un ingegnere. Non ho studiato disegno. Non ho frequentato scuole d’arte. Ma una domenica di marzo di pochi anni fa ho comprato una tela, un pennello, una spatola e 4 colori. Ed ho cominciato a produrre i miei lavori. In maniera istintiva; di pancia. Nessuna poetica; solo pancia ed istinto. Sarà stato forse l’influsso esercitato dal mio amato Nonno paterno; pittore vero che era solito frequentare amici del calibro di Balla e compagni. O forse sto solo copiando mio Padre, che si è messo a fare disegni splendidi. Spesso i figli copiano i propri genitori. Io credo invece che sia quella vena di folleggiante fantasia che alberga, per nostra enorme fortuna, nella nostra famiglia e che volenti o nolenti si esprime con tutto il suo impeto. In tutti i campi. Mi auguro che i miei lavori vi possano piacere.