Il lavoro a maglia, oltre a rappresentare un profondo legame con le donne della mia famiglia, è per me un mezzo potente per parlare del corpo, delle sue funzioni e disfunzioni, del dolore, delle emozioni. Il rapporto tra questa tecnica e il corpo è così forte che è stato naturale per me affrontare da subito tematiche intime e viscerali: ricostruisco il corpo con una tecnica e materiali che sono normalmente utilizzati per rivestirlo. Altrettanto naturale, come donna, è stato parlare di donne, del loro corpo, della loro forza interiore, dei loro conflitti, raccogliendo, per empatia, storie e problematiche da diversi canali e spunti.
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