Angelo Chirichella classe 1975 vive a Sala Consilina, crea nel suo laboratorio “officina deserte”.
Nella bottega del padre Antonio restauratore, già da bambino può cimentarsi con la creazione di piccole opere in legno, alternando l’esperienza scultorea alla passione per il disegno. Li comincierà a capire l’essenza e l’utilizzo dei vari materiali che ha a disposizione per le sue prime composizioni pluri-materiche.
La passione per la sperimentazione, lo studio dei volumi, l’utilizzo e il matrimonio di materiali diversi tra di loro, per consistenza e struttura, lo iniziano ad una formazione artistica del tutto autonoma, lontana da ogni forma accademica di rappresentazione.
Nel tempo sviluppa un linguaggio proprio e riconoscibile, creando e realizzando al tempo stesso opere su commissione. Nel 2005, grazie alla ricerca dell’antropologo e ricercatore Antonio Tortorella, esperto ed appassionato conoscitore di arte bizantina, realizza il “tabernacolo” della chiesa bizantina di Santa Maria dell’Assunta a Civita Cifti paese calabrese di origini albanesi nella provincia di Cosenza e nella stessa chiesa realizzerà ancora il monumentale “coro” ligneo intarsiato nel 2010.
Nel 2007 risiede a Barcellona, raggiunge l’amico fotografo Fabio Ragone.
Li avrà modo di studiare e approfondire da vicino l’opera dei maestri catalani,in particolare, Gaudì e Dalì. Nello stesso periodo conosce Antoni Tàpies nella stessa fondazione a lui dedicata, “l’ultimo dadaista ” come egli stesso amava definirsi, da qui rimarrà impressionato dalla forza espressiva della sua opera.
Nelle sue opere, soprattutto scultoree predilige il confronto surreale con la realtà contingente, confrontandosi spesso con il ”mito” già esso trasposizione del reale di ogni tempo senza prescindere dalla ricerca filosofica.
Usa il legno come materia nobile ed arcaica per eccellenza, base da cui spesso parte per poi legarla con i materiali piu svariati.
Nel 2009 inizia la sua attività espositiva.
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