Per Tetano
“Tetano” è il nome della mia vecchia bicicletta.
Un ammasso di ferro e ruggine comprata due anni fa
a Porta Portese al mio arrivo a Roma.
Spesso deriso e umiliato, Tetano mi ha fatto scoprire Roma,
mi ha portato a zonzo per i suoi vicoli e per le sue strade.
Il suo cigolio mi ha accompagnato di notte
lungo i rioni di Roma.
Mi ha fatto capire che questa città -come tutte-
è ancora più bella se vista dalla cima di un sellino.
A febbraio 2005 ho dato Tetano a Paolo Bellino
affinché lo trasformasse in una bicicletta
a movimento fisso e lo riportasse agli antichi splendori.
Il 25 aprile 2005 Tetano è rinato nella
Ciclofficina Centrale di Via degli Zingari, a Roma.
Ora si chiama “Tetanorisorto!”
I pezzi “inutili” sono stati riciclati e appiccicati su queste tele.
Non volevo che finissero nei cassonetti.
I testi scarabocchiati su tutte le tele sono
di una poesia scritta nell’ottobre dell’anno scorso dopo
una rovinosa caduta sull’infame sampietrino.
Questa mostra è la rivincita di Tetano.
Un atto d’amore.
Un riciclo di affetti.
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