un giovane artista pavese, IUCU, ci racconta un pò di sè e di una sua recente performance alquanto originale!
Se dovessimo presentarti come artista in 3 parole di te dovremmo dire….narratore di un modo/mondo di fare arte che forse non c’e’ più, fedele alla propria espressione artistica sempre e comunque.
Qual è la tua tecnica? spiegacela bene….
non ho tecnica o meglio non me ne “preoccupo”, ho delle cose da dire e dei “personaggi”, sempre quelli, che dicono/fanno “cose” per mio conto; la tecnica è una “cosa pericolosa”, che può solo che “inquinare il significato” a favore dell’autocelebrazione.
Qual è il tuo colore più espressivo? il rosso, ma non lo vedo come scelta definitiva….anni fa ero innamorato del blu.
Cosa ti manda al galoppo le sinapsi? ossia cosa ti stimola creativamente? non so rispondere a questa domanda…
Un tuo soggetto ricorrente? i miei soggetti ricorrenti sono 2: una “donna” tentacolare mossa da una stella (punto di riferimento)e un “uomo” moderno che quella stella (sogno) la divora.
C’è un luogo in particolare in cui ami lavorare? sugli scogli al tramonto finchè non si vede più nulla…
Il quadro altrui che preferisci? uno? in arte sono un po’ putt***…mi innamoro di continuo, potrei citarti decine di lavori futuristi e praticamente qualsiasi cosa di mario schifano degli anni ’60.
Il tuo artista di riferimento? Mario Schifano
Una curiosità sul tuo lavoro? che non è un lavoro…
Una curiosità ancora più curiosità su di te, sul tuo lavoro, su cosa ti piace? A volte fisso i miei quadri mentre la colla vinilica si asciuga e lentamente lascia intravedere ciò che sarà…in quei momenti penso a quando e se quei quadri saranno appesi in un museo e se il mio nome sarà “citato” da studenti e storici…poi mi “sveglio” e il quadro è asciutto.
Ti abbiamo visto ad uno dei nostri eventi, cosa te n’è sembrato? “Ho avuto modo di visitare Mostrami 5 e debbo dire che la selezione degli artisti è stata davvero buona, i lavori “quasi” tutti interessanti…..”, allestimento “alternativo” ma ordinato. sono rimasto contento e incuriosito anche dopo.
Se dovessi presentare mostrami in 3 parole diresti? “utile”, progettuale, curato, “serio”.
C’è qualcosa che ancora non ci hai detto? di cosa ti stai occupando oggi? Mi sto pre/occupando di promuovere me stesso, altri artisti che ritengo validi e motivati e l’arte come eccellenza creativa in ogni sua forma narrativa. il gruppo fu*turista, che ho fondato ormai più di un anno fa, è stato costituito per tutto questo e altro che ancora non so.
E cosa ci dici delle Biennale di Venezia? abbiamo letto un articolo in proposito…….la biennale è la consacrazione della “ruggine” che ha incastrato tutto il sistema artistico italiano, è uno show istituzionale e come tutte le “istituzioni” è inquinato nel profondo. Non contesto la biennale in se ma la gestione della stessa.Il discorso è comunque più vasto e internazionale.
Con gli altri artisti di cui dicevo abbiamo organizzato una vera e propria INCURSIONE FU*TURISTA alla 55° Biennale!!!!
Il 13 luglio 2013 alle ore 11:05 il GRUPPO FU*TURISTA formato da IUCU, LELE PICA’, GIAMMATTEO RONA E ALESSANDRO D’AQUILA varca la soglia dell’Arsenale veneziano vestendo ampie camicie nonostante l’alta temperatura della giornata.
Ore 11.10 i componenti del gruppo si levano le camicie, come fossero sipari, svelando i rispettivi quadri con tanto di cornice in legno, dando così inizio alla performance espositiva!!
Incuranti degli sguardi, incuriositi, delle guardie della BIENNALE i FU*turisti si muovono come “fantasmi” tra le imponenti opere esposte e di tanto in tanto si immobilizzano tra gli spettatori. La reazione è stata, come previsto e sperato, di stupore e curiosità collettiva; gli spettatori hanno scattato foto, fatto domande e dato un responso positivo di ciò a cui stavano assistendo. Le guardie, tranne in un isolato caso, non hanno “opposto resistenza” e il gruppo di artisti ha potuto completare il percorso dell’Arsenale; successivamente, alle ore 16:00, hanno completato la performance all’interno degli storici padiglioni dei “Giardini”, destando fino all’ultimo forte interesse da parte di tutti. Così il GRUPPO FU*TURISTA ha inteso manifestare contro il “sistema arte contemporaneo” e le istituzioni legate all’arte italiana. L’ha fatto utilizzando il proprio corpo come fosse un muro, gli artisti sono diventai “servi” delle proprie opere, decontestualizzando se stessi e il quadro all’interno di quello che “dovrebbe” essere il “tempio” dell’arte. MANIFESTO FU*TURISTA – VENEZIA 14/7/2013