Appassionati d’arte di Milano, ecco in arrivo la mostra del pittore Leandro Russo “Le circostanze non sono favorevoli”… qui la flash interview con l’artista!
Ciao Leandro, anzitutto parlaci di te…chi sei e di cosa ti occupi nel mondo dell’arte?
Sono una persona profondamente idealista ed innamorata dell’arte; fin da piccolo ho sempre disegnato, ma, nonostante questa propensione, la mia vita ha preso strade avulse dall’arte: difatti ho conseguito una laurea in materie economiche complice il fatto di avere una forte propensione allo studio.
Ma ad un certo punto della mia vita, dopo qualche esperienza lavorativa, ho deciso di fare quello che sentivo, ho ripreso a dipingere e, dopo qualche tempo, eccomi trasferito a Milano.
La pittura è per te..?
Vita, energia, meditazione, stare bene. Quando dipingo anche i problemi fisici svaniscono ed è come entrare in un piano diverso dell’esistenza, quasi non umano.
La tua poetica in tre aggettivi?
Istintiva, cromatica, panteistica.
A breve la tua mostra “Le circostanze non sono favorevoli”, ce ne vuoi parlare?
É un progetto a cui sto lavorando da circa un anno.
Saranno all’incirca 15 tele e carte di varie dimensioni realizzate con ecoline, acquerelli e chine che vanno a descrivere paesaggi dove non necessariamente la presenza dell’uomo è palesata, ma le conseguenze del suo agire si.
Ed è proprio il rapporto tra natura e uomo e le conseguenze dell’agire di quest’ultimo che mi interessa mostrare nei miei lavori con paesaggi che si liquefanno, con colori che si allontanano e si avvicinano seguendo dinamiche proprie, con cieli surreali, acque stagnanti e malate.
È l’acqua la protagonista delle mie tele, elemento che mi permette con le sue dinamiche di compenetrare colori e forme gli uni negli altri sino a formare paesaggi difficilmente individuabili e unici.
La tua ricerca artistica sul rapporto uomo-natura: perché questo tema?
E’ un’esigenza.
Osservo e vivo il mio tempo con una certa apprensione: sono giorni di mutamenti economici, sociali ed ecologici radicali.
Il rapporto conflittuale tra l’uomo e la natura ha radici soprattutto economiche: l’uomo tende a plasmare l’ambiente a sua immagine e tale tendenza porta la società industriale a trattare la natura come sfida e contenitore di risorse da depauperare anziché adattarsi ad essa.
Se consideriamo poi che il sistema economico si basa sulla massimizzazione del profitto col minimo sforzo ( anche in senso temporale), mentre la natura segue tempi e processi diversi, il risultato di tale conflitto, tranne in casi di utopici cambiamenti, è il collasso.
Una domanda che non ti abbiamo fatto e che avresti voluto trovare in questa intervista?
Più che una domanda vorrei approfittare dello spazio e ringraziare delle persone a me care a cominciare da Arianna Beretta, curatrice impeccabile e professionale, lo staff di Avantgarde che ha messo il proprio spazio espositivo a mia completa disposizione, Silvia Argiolas e Giuliano Sale, amici prima di tutto e grandi artisti con cui ho uno scambio privilegiato e Francesco Messina che mi supporta e incoraggia instancabilmente.
Grazie Leandro e in bocca al lupo per la mostra! 🙂
Avantgarde, Via F. Corridoni 148, Sesto S. Giovanni (MI)
Inaugurazione mercoledì 14 maggio 2014, dalle 18.30
In mostra e in vendita dal 14 al 26 maggio 2014