In molti dei tuoi lavori sono rappresentati paesaggi, fermati nel tempo e senza volto, senza una identità particolare, come se volessi astrarre tutto, renderlo irreale. Nella tua ricerca tendi a una dimensione di idealità?
Anche questa volta la domanda sarà sicuramente migliore della risposta, ma in ogni caso: sì il mio è un tentativo di astrarre o, come dicevo, di deviare dal soggetto rappresentato, per virare verso la decorazione.
Lo facevano con le stampe giapponesi, con il bambù e le onde o con gli alberi. In g.6. parto dalla foto di un boschetto di betulle riflesse in uno stagno. E’ proprio un esperimento nel quale quel particolare soggetto è la cavia che si è prestata a diventare astratta quando ho eliminato gran parte degli strati di colore. Il tentativo era quello passare gradualmente dalla fotografia di un soggetto a una decorazione, a un motivo. Ho aggiunto poi la pittura in acrilico, inutile dal punto di vista del significato, ma ‘pesante’ dal punto di vista della decorazione.
Si nota anche nei ritratti e nel tuo autoritratto, gli uomini che posto hanno nel tuo mondo?
La figura umana e il volto in particolare mi interessa poichè rappresenta il soggetto per eccellenza. Mi piace astrarla. In particolare adoro il vizio dei disegnatori di manga di ripulire i volti dei peli superflui e di appuntire le ciocche dei capelli per far sembrare i protagonisti dei super eroi. Ho fatto lo stesso con la mia barba idealizzata e con un signore anziano fotografato al mercato.
I colori non possono che avere un ruolo importante essendo lo specchio della propria dimensione. I tuoi colori interpretano o raccontano?
Qui stai calcando il pedale, sadica virago.
Il colore gioca un ruolo importante poichè è proprio questo l’elemento che viene rimosso, appiattito e aggiunto. In questo senso il colore diventa uno degli elementi linguistici che racconta con esattezza un messaggio inesistente.
Ed infine qual è il ruolo dell’impostazione grafica?
“Il termine grafica indica il settore della ” produzione artistica ” orientato alla ” progettazione ” ed alla realizzazione di prodotti di Comunicazione visiva” dice la rete.
In questo senso mi diverte mettere in piedi un progetto per ogni lavoro che ne prevede la preparazione in digitale e la messa in produzione, mediante una serie di passi riproducibli / unici. Ultimamente infatti ho sperimentato la stampa su carta da manifesto, proprio per divertirmi con un mezzo che ha una destinazione d’uso ben precisa ma che in realtà può essere poi lavorato eliminandone la serialità.