L’artista Massimo Malpezzi, in arte Kokokid, ci racconta la sua storia e la sua visione artistica, presentandoci il progetto che esporrà il 17 ottobre 2019 negli spazi di Mostrami in Fabbrica del Vapore.
1) Ciao Massimo, in attesa di averti qui in Factory, ti presenti e ci racconti meglio di cosa ti occupi nel mondo dell’arte?
Faccio PopArt: questo oggi però significa tutto e niente. Non riesco a collocarmi però in nessun’altra arte: se non altro per il fatto che la PopArt ha una storia fatta di provocazione, divertimento e colore nella quale mi ritrovo molto. Pensando alle mie opere, inoltre, trovo che collocarle all’interno di questa “categoria” mi permetta di racchiuderle all’interno di un contenitore assolutamente unico e personale che, di fatto, diventa un loro punto di forza.
2) Se dovessi presentarti in 3 parole di te diresti…
Pazzo, destrutturato e Kokid! Il collegamento con l’unicità delle mie creazioni passa da una creatività priva di schemi. La pazzia artistica per me significa infatti cercare sempre lo stupore attraverso la scelta del soggetto, ribaltandone la sua storia e facendone un “personaggio Kokokid”.
3) Cosa stimola la tua creatività?
Mi accorgo che le risposte si rincorrono costruendo la storia di ciò che creo: il passaggio obbligatorio è l’immaginazione. Tutto si concretizza quando immagino una figura che si adatta come un vestito al mio stile, solo in questo momento sono certo che quella tela è pienamente convincente.
4) Qual è, secondo te, la definizione di arte?
Difficile rispondere, definire l’arte, personalmente, lo trovo assai presuntuoso come pensiero. È necessario definirla? Forse solo per collocarla semplicemente in un segmento utile per spiegare ciò che fai, ma nulla di più. Per me la risposta migliore a questa domanda è quella che dava sempre Andy Warhol quando gli chiedevano cosa ci fosse dietro i suoi quadri: “semplicemente un muro”.
5) Raccontaci come è nato il tuo progetto “RockstarPop”
Stavo pensando ad una grande tela ritraendo una Rock Star, un’opera unica da abbinare a tante altre già fatte con soggetti come: super eroi, personaggi dei fumetti, attori hollywoodiani. Mentre riflettevo sulla scelta del Rocker alla radio passò un pezzo definito trap. A quel punto ho sorriso e mi sono detto: “Ma la musica è una cosa seria!”. Così è nato il progetto delle Rock Star: ripercorrere la grande musica attraverso i suoi interpreti, insomma una missione “rieducativa” sulla musica.
6) Di cosa tratta? Quale tecnica hai utilizzato?
Quando parlo di PopArt by Kokokid intendo ciò che fa Kokokid: costruire un opera assemblando materiale di vario genere, applicandole con equilibrio e sapienza sulla tela e facendole divenire ipermateriche.
7) Ci potresti dare qualche informazione relativa alla mostra che farai qui in Mostrami?
Beh oltre le venti tele pronte a stupire il pubblico ci sarà pure una presenza che incarna filosoficamente la PopArt e il suo significato di provocazione, luce e “brillantio” ( come lo chiamo io): Platinette che nell’occasione ritirerà un suo ritratto “molto Pop”.
8 ) Infine, ci puoi anticipare quale sarà il tuo prossimo progetto?
Stavo meditando di ritrarre venti grandi meravigliose icone della moda, le modelle più belle e affascinanti.
Grazie Massimo, non ci resta che darci appuntamento alla tua mostra, inauguriamo giovedì 17 ottobre qui in Mostrami Factory Fabbrica del Vapore!