We believe more and more that the emerging art can be a constantly evolving language of great impact … and today we present you a gallerist who thinks of it as we do.
Chie Yoshioka is a gallery owner whose love for art blossoms in Japan and arrives in Milan in 2009 opens the Church Art Gallery, which exhibits art of the past but also emerging.
We met her in occasion of Number X, which just closed, which saw the presence of Maurizio Caltabiano, veteran artist of Mostrami 4, Mostrami 5 and of the exhibition at the MONO.
Name Chie Yoshioka
Profession Gallerist
Gallery Chie Art Gallery, my space active since 2009
Anni Mi piace identificarmi con Chie Art Gallery, quindi diciamo che attribuisco la mia data di nascita alla sua, nel maggio del 2009
Da quanto nel mondo dell’arte? Dell’arte moderna e contemporanea dal momento stesso in cui ho aperto la mia galleria. Se invece intendiamo l’arte non strettamente intesa, ufficialmente dal 2000. È questo l’anno in cui ho seriamente cominciato a impormi nel mercato dell’antiquariato. Lo spazio di viale Premuda, che ora vedete adibito a galleria d’arte stile white cube e che tende sempre più verso il contemporaneo, era un negozio di antichità.
Come mai nel mondo dell’arte? Ho subito da sempre il fascino dell’arte, a cominciare dalla prima parte della mia vita, in Giappone. Arrivata in Italia ho sentito immediatamente il fermento culturale di Milano, mi sono circondata di vari personaggi che avevano a che fare con arti antiche e moderne, trovandomi del tutto a mio agio.
Parliamo del mondo dell’arte in generale secondo te…
La galleria, la mostra o il museo che ti ha stupito più di tutti Banalmente forse, ma direi la Tate Modern di Londra. Il suo concetto di curatela – la continua rotazione dei pezzi della collezione storica, in perenne evoluzione, e le mostre temporanee, sempre aggiornate – risponde appieno all’indefinibile quanto complesso stato dell’arte contemporanea.
La città “faro” per l’arte contemporanea?
Indubbiamente New York.
Un personaggio/un riferimento nel mondo dell’arte che stimi e apprezzi, perchè?
Mi muovo di pari passo col presente, non ho punti fermi e non ho la presunzione di essere un’esperta sul campo, anzi. L’arte contemporanea è per me una continua scoperta, non dimentichiamo infatti la mia formazione sull’antico e moderno. Spesso discuto coi miei due giovani collaboratori, Loris e Ivana, sulle ultime tendenze. Ma non posso dire di capirle totalmente! Per rispondere alla tua domanda, mi viene in mente Massimiliano Gioni. Un giovane personaggio che apprezzo molto, sia per la gestione della prossima Biennale di Venezia, che mi sembra promettente, sia per le mostre organizzate in seno alla Fondazione Prada qui a Milano.
L’artista o gli artisti del passato che prediligi?
Jan Van Eyck. Mi è capitato di avere tra le mani dei pezzi fiamminghi, li trovo spettacolari.
Andiamo al nostro focus, i giovani artisti
Il giovane artista più promettente che hai incontrato nella sua carriera?
Non c’è un nome in particolare. Ho sempre lavorato, e continuo a farlo, coi giovani. Dagli artisti ai curatori e via di seguito. Un approccio che mi ha dato grosse soddisfazioni, sia professionali che personali.
Cosa cerchi in un artista, o in un’opera d’arte?
Chie Art Gallery è sempre aperta a nuove collaborazioni. Non c’è un elemento specifico che attira il mio interesse. Il lavoro deve piacermi, devo ritenerlo valido e soprattutto capirlo, o almeno capirne una porzione. Le cose incomprensibili mi hanno sempre procurato un certo disagio.
Di cosa avrebbero bisogno i giovani artisti emergenti?
Di immergersi nella realtà delle cose, soprattutto economicamente parlando. Di capire che il rapporto tra galleria e artista dev’essere una congiunzione in cui entrambe le parti sono coinvolte sullo stesso livello, e con la stessa dose di responsabilità. Cosa non chiarissima a tutti.
Un consiglio spassionato ad un giovane artista che sta muovendo i primi passi in questo mondo…
Credo di avere appena risposta nella domanda precedente.
Andiamo alla mostra di Maurizio
Il vostro incontro: dove e come?
Maurizio Caltabiano ha partecipato al concorso indetto da Chie Art Gallery a metà gennaio, Number X, entrando a far parte con la sua opera r.1. (rivoluzione schema) nella cerchia dei dieci finalisti. Ha esposto, quindi, nella collettiva appena conclusa.
Cosa l’ha colpita?
L’aderenza al tema proposto, l’omologazione, e l’originalità del connubio grafica e parole. Un altro elemento è sicuramente l’attenzione nei confronti dell’attualità politica e sociale. È stato l’unico a trattare una simile tematica in Number X.
Avete avuto occasione di visionare i suoi lavori presentati a Mostrami?
No, abbiamo saputo soltanto a selezione avvenuta del suo coinvolgimento in questo interessante progetto culturale.
Un’esperienza di vent’anni nel campo dell’arte e dell’antiquariato europei ed orientali garantiscono un gusto esperto ed un nuovo occhio sui talenti artistici…La trovate in viale Premuda 27!La galleria di Mostrami è sempre alla ricerca di giovani artisti, ma anche giornalisti d’arte, galleristi ed esperti perchè ci raccontino del loro modo di vivere l’arte contemporanea…e possibilmente come vivere di arte.
Crediamo sempre più che l’arte emergente possa essere un linguaggio in continua evoluzione di grande impatto…e oggi vi presentiamo una gallerista che la pensa proprio come noi.
Chie Yoshioka è una gallerista il cui amore per l’arte sboccia in Giappone e approda a Milano: nel 2009 apre la Chie Art Gallery, in cui espone arte del passato ma anche emergente.
Noi l’abbiamo conosciuta in occasione dell’esposizione Number X, conclusa da poco, a cui ha partecipato Maurizio Caltabiano, artista veterano di Mostrami 4, Mostrami 5 e della mostra al MONO.
Cominciamo dalle presentazioni
Nome Chie Yoshioka
Professione Gallerista
Galleria di cui sei parte Chie Art Gallery, il mio spazio attivo dal 2009
Anni Mi piace identificarmi con Chie Art Gallery, quindi diciamo che attribuisco la mia data di nascita alla sua, nel maggio del 2009
Da quanto nel mondo dell’arte? Dell’arte moderna e contemporanea dal momento stesso in cui ho aperto la mia galleria. Se invece intendiamo l’arte non strettamente intesa, ufficialmente dal 2000. È questo l’anno in cui ho seriamente cominciato a impormi nel mercato dell’antiquariato. Lo spazio di viale Premuda, che ora vedete adibito a galleria d’arte stile white cube e che tende sempre più verso il contemporaneo, era un negozio di antichità.
Come mai nel mondo dell’arte? Ho subito da sempre il fascino dell’arte, a cominciare dalla prima parte della mia vita, in Giappone. Arrivata in Italia ho sentito immediatamente il fermento culturale di Milano, mi sono circondata di vari personaggi che avevano a che fare con arti antiche e moderne, trovandomi del tutto a mio agio.
Parliamo del mondo dell’arte in generale secondo te…
La galleria, la mostra o il museo che ti ha stupito più di tutti Banalmente forse, ma direi la Tate Modern di Londra. Il suo concetto di curatela – la continua rotazione dei pezzi della collezione storica, in perenne evoluzione, e le mostre temporanee, sempre aggiornate – risponde appieno all’indefinibile quanto complesso stato dell’arte contemporanea.
La città “faro” per l’arte contemporanea?
Indubbiamente New York.
Un personaggio/un riferimento nel mondo dell’arte che stimi e apprezzi, perchè?
Mi muovo di pari passo col presente, non ho punti fermi e non ho la presunzione di essere un’esperta sul campo, anzi. L’arte contemporanea è per me una continua scoperta, non dimentichiamo infatti la mia formazione sull’antico e moderno. Spesso discuto coi miei due giovani collaboratori, Loris e Ivana, sulle ultime tendenze. Ma non posso dire di capirle totalmente! Per rispondere alla tua domanda, mi viene in mente Massimiliano Gioni. Un giovane personaggio che apprezzo molto, sia per la gestione della prossima Biennale di Venezia, che mi sembra promettente, sia per le mostre organizzate in seno alla Fondazione Prada qui a Milano.
L’artista o gli artisti del passato che prediligi?
Jan Van Eyck. Mi è capitato di avere tra le mani dei pezzi fiamminghi, li trovo spettacolari.
Andiamo al nostro focus, i giovani artisti
Il giovane artista più promettente che hai incontrato nella sua carriera?
Non c’è un nome in particolare. Ho sempre lavorato, e continuo a farlo, coi giovani. Dagli artisti ai curatori e via di seguito. Un approccio che mi ha dato grosse soddisfazioni, sia professionali che personali.
Cosa cerchi in un artista, o in un’opera d’arte?
Chie Art Gallery è sempre aperta a nuove collaborazioni. Non c’è un elemento specifico che attira il mio interesse. Il lavoro deve piacermi, devo ritenerlo valido e soprattutto capirlo, o almeno capirne una porzione. Le cose incomprensibili mi hanno sempre procurato un certo disagio.
Di cosa avrebbero bisogno i giovani artisti emergenti?
Di immergersi nella realtà delle cose, soprattutto economicamente parlando. Di capire che il rapporto tra galleria e artista dev’essere una congiunzione in cui entrambe le parti sono coinvolte sullo stesso livello, e con la stessa dose di responsabilità. Cosa non chiarissima a tutti.
Un consiglio spassionato ad un giovane artista che sta muovendo i primi passi in questo mondo…
Credo di avere appena risposta nella domanda precedente.
Andiamo alla mostra di Maurizio
Il vostro incontro: dove e come?
Maurizio Caltabiano ha partecipato al concorso indetto da Chie Art Gallery a metà gennaio, Number X, entrando a far parte con la sua opera r.1. (rivoluzione schema) nella cerchia dei dieci finalisti. Ha esposto, quindi, nella collettiva appena conclusa.
Cosa l’ha colpita?
L’aderenza al tema proposto, l’omologazione, e l’originalità del connubio grafica e parole. Un altro elemento è sicuramente l’attenzione nei confronti dell’attualità politica e sociale. È stato l’unico a trattare una simile tematica in Number X.
Avete avuto occasione di visionare i suoi lavori presentati a Mostrami?
No, abbiamo saputo soltanto a selezione avvenuta del suo coinvolgimento in questo interessante progetto culturale.
Un’esperienza di vent’anni nel campo dell’arte e dell’antiquariato europei ed orientali garantiscono un gusto esperto ed un nuovo occhio sui talenti artistici…La trovate in viale Premuda 27!