Emanuele Stagliano nasce a Napoli nel Settembre del 1992.
Fin dalla nascita egli vive in un contesto che lo ha inevitabilmente immerso nell’arte in quanto figlio dello scultore Davide Stagliano ( il quale lavora perlopiù in collaborazione della nota Fonderia Artistica Arena). Ciò ha influenzato sicuramente in modo decisivo la vita del giovane scultore che fin da piccolo già sentiva dentro di se quell’irrefrenabile voglia di appartenere al mondo dell’arte. Ha quindi iniziato il suo percorso formativo nel laboratorio di famiglia dove il padre lavorava (e lavora tutt’oggi). Osservando l’abilità paterna, cercava anch’egli di partecipare nell’atto creativo. Ha quindi iniziato a modellare le sue prime sculture per semplice diletto cercando di migliorare sempre di più la sua abilità artistica. Oltre all’arte scultorea, grazie agli insegnamenti del nonno materno (capostipite della Fonderia Artistica Arena), Emanuele ha appreso l’arte di fonderia imparando quindi l’antica tecnica della fusione a cera persa utilizzata dal maestro Benvenuto Cellini per la realizzazione del Perseo. Grazie a questa sua esperienza lavorativa (che continua ancora oggi) egli ha appreso l’arte del bronzo, materiale che egli utilizza per le sue opere. Finiti gli studi superiori nell’anno 2011, ha iniziato a modellare sculture classiche insieme a suo padre iniziando così a respirare le prime critiche e i primi apprezzamenti sentendosi già partecipe di quel mondo tanto sognato.
Tante sono state le esperienze lavorative che hanno fatto maturare il giovane artista professionalmente.
Tra le esperienze di maggior rilievo vi è sicuramente il lavoro monumentale raffigurante il re “Arechi II” presso la Provincia di Benevento, opera progettata e modellata dal Maestro Mario Ferrante e i suoi allievi, dove anche Emanuele ha collaborato dando un valido contributo alla realizzazione dell’opera;
Numerose sono inoltre le collaborazioni date all’interno della Fonderia in cui è cresciuto, per la realizzazione di molteplici sculture monumentali, portoni di chiese e commissioni private.
Successivamente la voglia di emergere nel mondo artistico ha fatto si che Emanuele sperimentasse nuove forme di arte avvicinandosi al mondo moderno ed iniziando a produrre sculture contemporanee. Queste fin da subito hanno suscitato grande entusiasmo da parte del pubblico che ha regalato le prime soddisfazioni al giovane scultore, “quelle soddisfazioni che solo l’arte può regalare”. Tra le mostre collettive a cui Emanuele ha partecipato risalta sicuramente la 15a Rassegna d’arte contemporanea presso il comune di Celico (Cosenza) dove l’artista riceve oltre ad un diploma di merito, grandi apprezzamenti da parte del pubblico ed altri artisti.
Il suo è uno stile unico caratterizzato da forme eleganti e patine particolari che esaltano le figure. Le tematiche ricercate sono molteplici, tra queste ritroviamo sicuramente l’esaltazione della figura femminile, la vanità, la fertilità e la ricerca della propria identità. A queste si uniscono la ricercatezza dei particolari e l’accurata lavorazione che risultano l’arma vincente grazie alla quale le opere dell’artista napoletano vengono apprezzate in tutto il mondo.
L’amore per l’arte lo ha spinto a non fermarsi solo al semplice modellato ma di intraprendere un vero e proprio studio che gli farà apprendere le radici di questo mondo e la sua evoluzione nel tempo. Attualmente studia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, grazie alla quale egli coltiva la sua passione di artista.
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