“Visions of the world” arriva da diverse ispirazioni in tempi diversi. E’ la sintesi di incontri casuali fatti o immaginati con altre culture. Quindi, è una sorta di espressione di quello che poi accadrà nella vita di tutti i giorni. Società o semplici piatti sono messi a confronto a volte si scontrano altre coesistono e questo è sempre un bene perché porta a continue e sempre nuove scoperte.
La contaminazione fa tutto il resto. Soprattutto se alla base ci sono il rispetto di quello che si è e del prossimo e la curiosità anche verso cose che a volte non riusciamo a comprendere. Insomma avere una mente aperta è quella marcia in più che fa la differenza, che ci fa imparare e poi insegnare, per contaminare altre menti.
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