MostraMi, since its birth, strongly relies on the collaboration with many artistic and social projects, that’s how we’ve already had the opportunity to cooperate with the organisation of Celeste Prize. Today we have the great pleasure to interview its founder: Steven Music.
An introduction: who are you?
I’m a multilingual born in Italy, with British and German origins, who believes in constant research and comparison of ideas, forms and activities.
What’s your role in the world of art?
An informal role, invented to break up old patterns of prizes in Italy, I wanted to find new banks to promote the activities of artists and their works through a dynamic network, Celeste Network.
The italian contemporary art in three words:
In three words: Paths, Race and Gender. Paths because the number of exhibitions and events continues to grow, a ‘continuous loop’; Race because the artists and gallery owners are always competing and Gender refers to the promiscuity of people, languages and cultures related to the world of art.
In the art sector, we move from a qualitative finesse rarely original, to an incontestable “out of time”, but well executed but harmless.
Could you suggest us a way to bring the public closer to the new art? What is missing?
We must make it clear to the public that after Auschwitz the beauty is a suburb of contemporary art. People need to be prepared to the value of the visual design and to support the production of works that invite us to interact directly with them at all stages.
A dispassionate advice to a young artist: what’s the key ingredient?
Always check around with some ease, without precedence over things. Be sensitive and generous, and not (ego)centric towards the investigation of the content that you are facing.
What’s the first step to carry out in the art world?
Projecting your work outside themselves and concentrating on the outside, on what surrounds us..
What are you dealing of at the moment? Is there any project that you want to talk about? The latest edition of the award?
We have just completed the fifth edition of the prize, Celeste Prize 2013, curated by Ami Barak. The final exhibition was held at Space Fienaroli 28, Rome, December 7th-15th.
Here the picture of two winners, painting, graphic design and photography.
At the end of January 2014 I will present all the innovations corcerning the two awards I’m in charge of, Celeste Prize and Celeste Prize International.
Thank you Steven and keep us updated
Mostrami si fonda fortemente sin dalla sua nascita sulla collaborazione e la sinergia con quanti più progetti artistici e sociali; è così che già più volte abbiamo avuto modo di collaborare con gli amici di Premio Celeste del quale oggi abbiamo il piacere di intervistare il suo fondatore: Steven Music.
Una presentazione: chi sei?
Un poliglotta nato in Italia, ma con origini inglesi e tedesche che crede nella costante comparazione e ricerca di idee, forme e attività.
Nel mondo dell’arte, quale ruolo svolgi?
Un ruolo informale, inventato per scardinare i vecchi schemi dei premi in Italia; ho voluto trovare nuove sponde per favorire l’attività degli artisti e promouvere il loro lavoro tramite un network dinamico, Celeste Network.
L’arte contemporanea italiana in tre parole:
In tre parole: Giri, Gara, Gender, Giri perchè il numero di mostre ed eventi è in continua crescita, un ‘giro continuo’; gara perchè gli artisti e i galleristi sono sempre in competizione; gender riferito alla promiscuità di persone, lingue e culture legate al mondo dell’arte.
Nell’arte si passa da una finezza qualitativa raramente originale, ad un fuori tempo schiacciante, ben eseguito ma sicuro.
Un modo per avvicinare il pubblico alla nuova arte? Cosa manca?
Dobbiamo far capire al pubblico che dopo Auschwitz il bello è una periferia dell’arte contemporanea, preparandolo invece al valore dell’indagine progettuale visiva e a sostenere la produzione di opere che invitano ad interagire direttamente con esse in tutte le fasi.
Un consiglio spassionato ad un giovane artista: quale l’ingrediente fondamentale?
Guardarsi sempre intorno con una certa disinvoltura, senza anteporsi alle cose. Essere sensibili e generosi, e non (ego)centrici verso l’indagine dei contenuti che si stanno affrontando.
Il primo passo da compiere nel mondo dell’arte?
Proiettare il proprio lavoro al di fuori di sè stessi, concentrarsi sull’esterno e su ciò che ci circonda.
Di cosa ti stai occupando oggi? C’è qualche progetto di cui ci vuoi parlare? L’ultima edizione del premio?
Si è appena conclusa la quinta edizione del premio, Celeste Prize 2013, curata da Ami Barak. La mostra finale si è tenuta presso Spazio FIENAROLI 28, Roma,ì dal 7 al 15 dicembre scorso.
Qui le foto di due vincitori, pittura e grafica e fotografia.
A fine gennaio 2014 presenterò tutte le novità che riguarderanno i due premi che organizzo, il Premio Celeste ed il Celeste Prize International.
Grazie mille Steven e tienici aggiornati 😉