Silvia Ferrari Lilienau e Simone Zeni ci parlano in questa breve intervista della mostra “Da Fuori”, da loro curata ed allestita. Un progetto che si terrà presso la Pinacoteca Casimiro Ottone dei Musei Civici Luigi Barni, nel Castello Sforzesco di Vigevano a partire da sabato 28 febbraio e fino al 25 marzo 2015.
Chiamato a interpretare il tema della mostra è l’artista Maurizio Godot Villani con una personale, che sarà anche occasione per esporre significative opere del suo percorso.
Silvia, una breve presentazione: chi sei?
Sono una storica dell’arte contemporanea che ama fare incursioni nella critica. Preferisco la ricerca alla critica d’arte, però non rinuncio a interrogarmi sui linguaggi contemporanei. Posso fare il curatore, ma non lo sono di professione. Mi piace seguire il percorso di artisti che risultino credibili e pensare a mostre che ne valorizzino il lavoro. Questa volta ho provato a far coincidere idea e artista.
Da quale esigenza è nato il tema della mostra?
Non c’è stata una vera e propria esigenza, semmai l’opportunità di disporre di un contributo per una mostra in uno spazio prestigioso, la Pinacoteca “Casimiro Ottone” di Vigevano. Mi è parso allora si potesse pensare a un tema significativo del mondo contemporaneo, che rendesse la città ospite protagonista quanto l’artista ospitato.
Perché la scelta è ricaduta sull’artista Maurizio Godot Villani?
Perché Godot è un viaggiatore irriducibile e, viaggiando, ha intuizioni visive che traduce in racconti fotografici. Il suo sguardo è sempre “da fuori”, per scelte di vita e per tempra artistica. Scrivo da tempo del suo lavoro e sapevo che la sua interpretazione di Vigevano sarebbe risultata extra-ordinaria. Così è stato.
Quale taglio ha dato l’artista al suo progetto?
Godot ha destinato alla mostra una sola opera, anche per evitare ogni rischio di promozione turistica. Gli altri lavori esposti sono declinazioni del suo modus in contesti diversi. Non ha concesso nulla alle aspettative più ovvie, le ha anzi contraddette privilegiando una campagna invernale poco invitante. Eppure ha colto un aspetto poetico della Lomellina che neppure i suoi abitanti sono sempre disposti a riconoscere. Perché “da fuori” ci si può stupire più facilmente di ciò che l’abitudine rende invece scontato.
Simone, e tu?
Sono un giornalista, mi occupo principalmente di cultura e viaggi ma, come si può ben immaginare, all’occorrenza anche di altre tematiche. Collaboro, tra gli altri, con Wired, Artribune, Wu Magazine, Business People e con alcune testate di Casa Editrice Universo. Recentemente mi sono avvicinato in modo assolutamente naturale agli eventi, in particolare a quelli legati alla cultura: presentazioni letterarie, rassegne, mostre personali e collettive.
Con quale criterio è stata scelta la location?
Grazie alle mie collaborazioni giornalistiche ho avuto modo di creare in breve tempo una fitta rete di contatti nell’editoria e nell’arte, ho pensato che sarebbe stato interessante portare a Vigevano, mia città natale, un po’ di questa “velocità milanese”. Mi sono confrontato con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il Comune; alla fine la scelta è ricaduta su un luogo unico, la Pinacoteca del Castello Sforzesco.
Come è stato impostato l’allestimento della mostra?
Godot ha avuto campo libero, ogni tanto il rigore museale delle uscite di sicurezza si è fatto sentire, lui è più abituato a giocare con gli spazi delle gallerie. Devo dire che però il risultato finale mi soddisfa molto e le sue piccole sculture con uccelli impagliati creeranno nella provincia quel tanto di sconcerto che basta.
Quali tempi di preparazione ha avuto la mostra? Quali sono i vari step sottesi a questo tipo di attività?
Devo ammettere piuttosto lunghi. Persino più di quanto una persona comunque abituata a riunioni di redazione e allestimenti di mostre, quale sono, potesse immaginare. Quando entri in una realtà che credi di conoscere ma che non conosci è così, prima di poter lavorare con l’arte lavori con i fondi, le partnership, le istituzioni, la grafica, il tempo, ma ora ci siamo, evviva!
Ringraziamo Silvia e Simone per l’intervista che insieme abbiamo realizzato e per il tempo e la passione che dedicano all’arte contemporanea. Cogliamo l’occasione per invitarvi tutti a visitare la mostra “Da Fuori”, aperta da sabato 28 febbraio fino al 25 marzo 2015, presso il Castello Sforzesco di Vigevano.
Qui potete scaricare il comunicato stampa.
Enjoy!!!