Arte? Comunicazione? Ribellione? I pareri sulla Street Art sono contrastanti.
Unconventional, selvaggia, libera, sciocca, irriverente, provocatoria, buffa….sono diversi gli aggettivi e i giudizi che ruotano attorno all’arte che esce dalle gallerie e si posiziona in strada; da questa settimana visto l’accrescersi dell’interesse e anche delle dimensioni che il fenomeno sta prendendo, MostraMi ha voluto dedicare una nuova categoria proprio a questa particolare forma d’arte.
Non ci sono pareri, scuole, idee univoche anzi, malgrado esista ormai da parecchi decenni c’è ancora parecchia confusione che ruota attorno a questo mondo.
Per approfondire il tema quindi abbiamo voluto andare alla “fonte” e chiedere direttamente ad uno dei giovani artisti “della prima ora” di MostraMi che è particolarmente appassionato a questa forma espressiva:
Andrea, in arte BERTO 191, classe 1991.
Come ti sei avvicinato alla street art? perchè?
Mi sono avvicinato al mondo della street art pochi anni fa, nel 2007 precisamente.
Tutto è iniziato qualche anno prima tra i banchi del liceo quando conobbi il mondo dell’Hip-Hop in tutte le sue forme; una tra tutte mi colpì particolarmente, i Graffiti. In poco tempo da un gioco diventò quasi una malattia, iniziai a fare mille bozzetti, studiare accostamenti cromatici e forme. Dovevo esserci anche io mi dissi!
Così presi la mia prima bomboletta e con amici andai a fare qualche scritta, cambiai molti nomi, ma dopo qualche anno arrivò la mia Tag – cento91 – e il mio stile: niente forme, pesanti linee nere e colori brillanti.
Ma…..vedere i miei lavori rovinarsi con il tempo era difficile da sopportare! Allora decisi di portare il mio mondo su tela usando però gli stessi materiali e la stessa forza che impiegavo nei murales.
La street art è una delle mie correnti artistiche preferite, mi piace il fatto che sia molto personale e varia come arte, a mio parere racconta una storia, quella dell’artista!
Il tuo riferimento artistico preferito? qual’è il tuo processo artistico?
Di riferimenti artistici ne ho tanti, forse le figure artistiche a cui tengo di più sono quelle di Piero Manzoni, Alberto Burri, Jackson Pollock, Antonio Ligabue, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, credo che ognuno di loro sotto vari aspetti abbia contribuito a portare una ventata “d’aria fresca” nell’arte.
Nelle mie opere talvolta ci sono dei riferimenti volontari a questi artisti ma il tutto rielaborato in maniera molto personale.
Negli anni ho cercato di scollarmi di dosso la figura e arrivare alla pura astrazione, dove l’osservatore è disorientato e alla ricerca disperata di qualcosa che lo riconduca alla realtà… un pò come il gioco che si fa bambini guardando le macchie del marmo al fine di scorgere qualche figura.
Le due caratteristiche che distinguevano i miei murales, colore acceso e nero, diventano protagonisti delle mie opere affiancati dalla forte gestualità. Sono quasi completamente dipinti a bomboletta spray e smalto, spesso utilizzo materiali legati all’industria come colle, sabbie, stucchi, legni, ecc. per dar loro maggiore texture come richiamo ai muri delle città.
Ma in generale, dacci una tua opinione, cos’è la street art? si può considerare realmente arte?
Come dicevo prima, la street art è molto personale, ogni artista ha il suo parere al di fuori dell’aspetto tecnico. In parole povere, sappiamo tutti che la street art si serve di molte tecniche espressive, stencil, istallazione, scultura , pittura, fotografia, grafica e ci può essere un cambiamento di superficie, dal muro alla tela o pannello o altro…. ma alla domanda “cos’è PER TE la street art?” ogni artista dirà la sua.
Per quanto mi riguarda la street art è la possibilità di rappresentare la forza di un sentimento, lo stato d’animo che suscita una determinata situazione o immagine, senza bisogno di figura o parole ma usando la stessa tecniche, gestualità e potenza che ci si metterebbe per fare un murales.
La street art va assolutamente considerata arte, esiste da decenni, e credo sia il movimento artistico più vasto e seguito dal XX° sec., conta centinaia se non migliaia di artisti in tutto il mondo e si fanno centinaia di mostre l’anno su questa corrente.
Come vive uno street artist?
Uno street artist vive in continua evoluzione, pensa sempre a dove e cosa potrebbe creare, consapevole che la sua galleria preferita è la strada. Come in tutte le cose quando ci si mette impegno e ottieni dei buoni risultati alla fine le soddisfazioni arrivano, sia in campo lavorativo che economico.